Nuove accuse di abusi sessuali per Nick Carter dei Backstreet Boys

By Luana Pacia

È successo di nuovo: Nick Carter, cantante dei Backstreet Boys, è stato denunciato per abusi sessuali. È la terza volta che accade, per episodi risalenti a 20 anni fa. Cosa sappiamo?

La terza vittima era minorenne

Sono stati i media americani ad aver raccontato il fatto, che risale al 2003, quando Carter aveva 23 anni e la vittima solo 15. La donna è identificato con le lettere AR e racconta che il cantante le ha anche trasmesso un’infezione sessuale a seguito dell’abuso. Il risarcimento richiesto è di 15.000 dollari, ma Nick, Carter nega ogni accusa.

Le precedenti donne che lo hanno denunciato sono Melissa Schuman (nel 2017), per un episodio del 2002, e Shannon ‘Shay’ Ruth che ha presentato un’azione legale lo scorso dicembre. Ruth ha raccontanto che Carter l’avrebbe violentata su un bus dopo un concerto nel 2001 dei Backstreet Boys. All’epoca aveva 17 anni.

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“Nick Carter era implacabile”

Melissa Schuman era la giovane cantante della girlband “Dream”, in un’epoca in cui avere un gruppo pop significa fare musica e cercare la notorietà. La Schuman conobbe Carter e accettò il suo invito per andare a casa sua. All’epoca aveva 18 anni ed era ancora vergine. Il cantante ci provò e nonostante i rifiuti, abusò della ragazza. “Era implacabile, non accettava i miei no come risposta”, scrisse la donna nel suo blog. “Era pesante, troppo pesante perché riuscissi a divincolarmi sotto di lui. Poi l’ho sentito, ha infilato qualcosa dentro di me.”

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Secondo la Schuman, Nick “avrebbe usato il ruolo, lo status e il potere derivanti dall’essere una celebrità per adescarla, manipolarla, sfruttarla e aggredirla sessualmente“. Quest’ultimo si è dichiarato estraneo ai fatti: “Non mi ha mai fatto capire, né mentre stavamo insieme né in seguito che il rapporto non era consensuale… È contrario alla mia natura e a tutto ciò che mi sta a cuore causare disagio o danno a chicchessia”.

La ragazza venne consigliata dal suo manager, Nils Larsen, di nascondere la cosa perché se fosse venuta fuori la sua carriera sarebbe stata irrimediabilmente danneggiata. I due infatti erano stati messi in contatto per una “finta storia d’amore” che avrebbe accresciuto la loro fama, tanto che entrambi vennero ingaggiati per il film horror ‘The Hollow – La notte di ognissanti’.

È questo il motivo per cui la ragazza decise di stare zitta e non rovinarsi la carriera. Peccato che, secondo il giudice, il reato era caduto in prescrizione nel 2013. Ciò ha spinto Carter a fare causa dalla Schuman per diffamazione.

La violenza sessuale di Shannon ‘Shay’ Ruth

Ancora più doloroso il racconto di Shannon ‘Shay’ Ruth, una donna di 39 anni autistica e con paralisi cerebrale, che al tempo era una diciassettenne fan della boy band e che aveva accettato l’invito di Nick Carter a salire sul pullman. Un sogno che si realizza per una ragazzina, peccato che l’accettare un invito non significhi avere automaticamente il consenso per un rapporto sessuale.

Queste le sue parole dette in una conferenza stampa visibile su Youtube: «Gli ultimi 21 anni sono stati pieni di confusione, dolore, frustrazione vergogna e autolesionismo. Ed è stato il risultato diretto del fatto che Nick Carter mi ha stuprata. Anche se sono autistica e soffro di paralisi cerebrale, nulla ha avuto su di me un impatto negativo pari a quello causato da Carter», che, secondo quel che lei ha raccontato, «dopo lo stupro l’ha insultata e malmenata lasciandole lividi sul braccio.

Continuando poi con: «Ho faticato a incolpare me stessa perché sono salito sull’autobus con Nick. La mia motivazione nel farmi avanti e intentare questa causa è impedire a Nick Carter di aggredire altre adolescenti e donne».

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