New York allagata come mai prima d’ora
Non è la prima volta che vi parliamo di maltempo negli Stati Uniti quest’anno, ma questa volta le piogge hanno provocato disagi davvero pesanti. Negli ultimi giorni abbiamo visto scorrere le immagini di una New York sotto la pioggia prima, e poi, allagata. Di fatto, venerdì 29 settembre la città si è vista colpita dagli acquazzoni torrenziali che sono precipitati nelle zone nord-orientali degli Stati Uniti e che hanno provocato inondazioni e disagi significativi a New York, New Jersey e Connecticut.
Per approfondire:
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
New York City è stata particolarmente colpita: segnalazioni di allagamenti improvvisi in molte stazioni della metropolitana e strade della città hanno intasato il centralino della Protezione Civile locale. Uno dei tre terminal dell’aeroporto LaGuardia è stato costretto a chiudere temporaneamente, mentre un leone marino fuggiva dal suo recinto allo zoo di Central Park. Il governatore della città, Kathy Hochul, ha dichiarato lo stato di emergenza, descrivendo la situazione come “rischiosa per la vita”. Per fortuna, non sono stati segnalati morti o feriti.
La popolazione avvisata via smartphone, come l’IT-alert nazionale
Il Servizio meteorologico nazionale ha inviato alla popolazione un allert di emergenza sui dispositivi elettronici che si trovavano in zona. Il meccanismo è quello dell’IT-alert di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa. Sostanzialmente, si tratta di un sistema nazionale di allarme pubblico, che permette di ricevere un messaggio sullo smartphone in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.
Per approfondire:
Raggiunto il record di precipitazioni
Diverse località hanno riportato nuovi record giornalieri di precipitazioni totali, con 226 mm registrati all’aeroporto JFK e 150 mm a Central Park. È stato il giorno più piovoso mai registrato all’aeroporto JFK, da quando sono partite le registrazioni, nel 1948. Anche il National Weather Service ha confermato che è stato il settembre più piovoso per New York City negli ultimi 140 anni.
Il maltempo negli USA nel 2023
Questa volta è stata colpita New York, mentre durante l’estate erano stati i sobborghi di Philadelphia ad essere colpiti da forti inondazioni improvvise che hanno allagato le strade e ucciso cinque persone. All’inizio di quest’anno, anche il Vermont ha subito forti inondazioni che hanno intrappolato le persone nelle loro case e danneggiato strade ed edifici. A livello nazionale, decine di milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni a luglio, mentre a livello globale, paesi tra cui Corea del Sud, Pakistan e Turchia hanno vissuto episodi di maltempo che hanno provocato milioni di sfollati. Anche l’Italia è stata vittima delle piogge torrenziali.
Per approfondire:
Maltempo in Emilia Romagna, 2 morti e 1.000 interventi dei Vigili del Fuoco
Gli effetti dannosi del cambiamento climatico
Man mano che la Terra si riscalda, l’atmosfera è in grado di trattenere più acqua, portando a precipitazioni più abbondanti quando piove e di conseguenza a una maggiore probabilità di inondazioni. Secondo il Center for Climate and Energy Solutions, un aumento di 1 grado centigrado della temperatura dell’atmosfera corrisponde a un aumento del 7% del vapore acqueo che è in grado di trattenere. E le stime dicono che le temperature globali potrebbero superare la soglia di 1,5 gradi Celsius di incremento nel 2030, il che significa che arriveranno molte più piogge.
Anche i ghiacciai si sciolgono
Anche quest’anno i ghiacciai svizzeri hanno registrato un elevato tasso di scioglimento, dopo le perdite record dell’anno scorso. Solo negli ultimi due anni, secondo la Rete svizzera di monitoraggio dei ghiacciai, che controlla alcuni ghiacciai dal 1914, i ghiacciai hanno perso il 10% del proprio volume. Il che equivale agli scioglimenti registrati tra il 1960 e il 1990. Anche l’altitudine alla quale si ghiacciano le precipitazioni ha raggiunto il record notturno, osservato a 5.289 metri, ovvero diverse centinaia di metri più alta di qualsiasi montagna delle Alpi.
L’opinione dei ricercatori
I ricercatori affermano che senza una riduzione delle emissioni di gas serra, i ghiacciai attraverso le Alpi potrebbero scomparire completamente entro la fine del secolo. Vogliamo sottolineare ancora una volta il ruolo importante dei ghiacciai, che contribuiscono sia all’irrigazione dei raccolti in estate, che a raffreddare le centrali nucleari.