Attrice, e dal 2005 anche produttrice cinematografica, ย Maria Grazia Cucinotta รจ diventata uno dei volti piรน noti del cinema italiano, grazie al suo ruolo nel celeberrimo film Il postino, rimasto impresso tra gli astri del firmamento della cinematografia italiana.
Partecipรฒ, giovanissima, a Miss Italia, senza ottenere la vittoria.
Venne perรฒ notata da una agenzia di Milano, che la contattรฒ: “Mi ero iscritta al concorso a 16 anni, papร non mi lasciรฒ andare. Cosรฌ ci riprovai a 18 appena compiuti. Partii da Messina con il treno delle 8.30, in borsa avevo la focaccia di mamma e qualche mela. Non ho vinto ma sono arrivata in finale. Fui notata da unโagenzia di Milano. โSe per caso passi in cittร fatti vivaโ, mi proposero. Capirai, mica era sotto casa, da giรน allora ci volevano 24 ore” dice laย Cucinotta a Il Corriere della Sera.
Il lavoro come segretaria e i primi anni a Brescia
Per poter assecondare la richiesta della agenzia, Maria Grazia si trasferรฌ coraggiosamente al nord, dove iniziรฒ a lavorare come segretaria.
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“Mi trasferii a Brescia da mio fratello Gaetano che mi trovรฒ un posto da segretaria. Per arrotondare faceva il fotografo, mi compose lui il primo book, ma come modella non avevo speranze, troppo seno. Richiamai quellโagenzia di Milano e ottenni il primo provino”, racconta
Il “provino” era un provino con Renzo Arbore, il programma “Indietro tutta”.
“Fu un disastro. Mi presentai davanti a Renzo Arbore, Alfredo Cerruti, Arnaldo Santoro, Nino Frassica, capirai, mi presero in giro senza pietร . โCosa sai fare?โ. โNullaโ. Ero unโimbranata. Avevo il cuore in gola e le orecchie viola. Alla fine mi scelsero forse per compassione, per fortuna ero fotogenica”, ricorda l’attrice
“Un’esperienza comunque molto importante, che le consentรฌ di confrontarsi per la prima volta col mondo della televisione. ยซMi ritrovai in un grande, allegrissimo caos, dove tutto era improvvisato, per me era la prima volta in tv, non sapevo come muovermi, non capivo niente, perรฒ ero contenta cosรฌ. Appena si accendeva la telecamera, le Ragazze Coccodรจ e le Cacao Meravigliao si contendevano lโinquadratura sgomitando, come la palla in un campo da rugby, volavano in aria nuvole di piume, per mantenere lโordine hanno separato i camerini”, racconta.
Il no a quel film con Keanu Reeves
Maria Grazia rifiutรฒ una parte ne “L’avvocato del diavolo”, un famoso film del 1997 diretto da Taylor Hackford.
Avrebbe dovuto spogliarsi, e non accettรฒ: “Ero tentata, un film con Al Pacino e Keanu Reeves, no, dico, Keanu Reeves, che quando lo vedi ammutolisci. Pensavo: e quando mi ricapita? Perรฒ nel copione cโera un nudo continuo e io con questo seno gigante mi sarei sentita a disagio e avrei rovinato tutto. Ho sempre avuto il complesso, a 13 anni ero giร cosรฌ, che vergogna, non vedevo lโora di ridurlo con un intervento, poi ci ho rinunciato, forse non avrei avuto lo stesso successo, perรฒ non mi รจ mai sembrato bello, troppo ingombrante, per nasconderlo ingobbivo le spalle. E poi รจ dura farsi prendere sul serio, nessuno ti guarda negli occhi. โAh, ma sei anche intelligenteโ, รจ una frase che ho sentito spesso“.