Marco Bocci racconta la sua malattia: “Oggi non riconosco i volti di tante persone amiche…”

By Luana Pacia

Siamo abituati a pensare a quanto siano fortunati i VIP, eppure Marco Bocci ci ha ricordato quanto la malattia colpisca tutti indistintamente. In un sentito monologo a Le Iene, ha parlato della sua terribile esperienza e dei danni causati da un virus nel cervello.

Che cosa ha passato Marco Bocci?

Marco Bocci è sposato con Laura Chiatti ed è padre di due figli. a 44 anni si è ritrovato a parlare di un argomento molto delicato al pubblico delle Iene. il suo monologo comincia così: “Quattro anni fa sono sopravvissuto ad un virus raro, mi ha colpito parte del cervello che governa la memoria e la parola, mandandole in tilt. Per un po’ ho parlato una lingua tutta mia, incomprensibile agli altri.”

Ma se la capacità di parlare è tornata, la mia memoria e tanti ricordi, invece, sono spariti per sempre. Oggi non riconosco i volti di tante persone amiche e può capitarmi anche di guardare un film per sei volte, prima di accorgermi da un minimo dettaglio, che io invece quel film l’ho già visto”. Sembra quasi la trama di un film horror, eppure si tratta di un herpes molto raro in grado di colpire la zona cerebrale. Nella sua sfortuna, l’attore è stato fortunato perché è grazie a uno stato epilettico che l’ospedale ha potuto capire e identificare questo tipo di herpes.

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Una vita senza ricordi

È strano pensare a una vita senza ricordi, senza memoria, eppure è la nuova realtà di Marco Bocci. Nel corso del suo monologo ha continuato con un: ricordo pochi aneddoti della mia infanzia, tanto che gli amici mi chiamano ‘ma chi’, ‘ma dove’, ‘ma quando’? Sì, perché ripeto in continuazione queste tre domande“. Vivo con Google Maps perché non ricordo le strade dei paesi attorno a dove sono cresciuto, ho dovuto imparare il mio mestiere che vive e muore sulla memoria, in tutt’altra memoria, studiando il doppio, spesso mi sono sentito ignorante, limitato, danneggiato, perché i ricordi che ci portiamo dietro da una vita ci dicono chi siamo”.

Un monologo toccante che nessuno si aspetterebbe, specialmente perché si tratta di un volto noto che ha centellinato le ultime uscite, eccetto per poche paparazzate che lo hanno visto felice accanto alla sua Laura Chiatti. La coppia è stata vista a Domenica In pochi giorni fa, in questa occasione hanno parlato del loro ultimo lavoro (il film La Caccia), ma anche di questa nuova condizione. In nessun momento Marco Bocci si è sentito stranito, almeno nelle prime fasi del virus. Salvo capire tempo dopo che quei vuoti di memoria erano collegati all’herpes.

E allora io, che tanti di quei ricordi non ce li ho più. Oppure ce li ho, ma sono corrotti, mischiati all’immaginazione. Beh chi sono veramente, me lo sono chiesto spesso, poi ho smesso di cercare. Anzi, mi piace immaginare che forse è stato quasi un colpo di fortuna, che forse nel mio passato c’era qualcosa che dovevo assolutamente dimenticareOrmai ho imparato a convivere con questa seccatura e a volte me ne approfitto. Fingo di non ricordare per convenienza, cose che invece ricordo benissimo. Ogni giorno rinasco come un uomo che ha lasciato indietro un pezzo del suo passato per vivere il presente, un uomo nuovo, e anche se può sembrarvi strano, un uomo felice”.

È nel finale che Bocci ammette di essere un uomo nuovo e felice, in grado di superare una problematica così invalidante per certi aspetti, specialmente per uno che di mestiere fa l’attore. Eppure è riuscito a rialzarsi, a capire come plasmare quella sua condizione in una nuova essenza. Il risultato è che adesso ci piace ancora di più!

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