Maltempo in Emilia Romagna
La terribile ondata di maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna (soprattutto la Romagna) ha provocato danni ingenti al territorio e causato 2 morti accertate; il numero di sfollati non è ancora definitivo, ma si tratta di centinaia di persone che potrebbero diventare migliaia. La quantità di pioggia caduta nelle ultime 36 ore è pari a un quinto del valore annuo. Tenuto conto della siccità, che ha colpito tutto il Paese negli ultimi mesi, le piogge torrenziali non hanno fatto che peggiorare la situazione. Di fatto, i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e che pertanto tende a defluire scorrendo.
Coldiretti, 20 bombe d’acqua in 24 ore
Secondo Coldiretti, in 24 ore sarebbero cadute 20 bombe d’acqua; 15 fiumi (quasi tutti affluenti del Reno) hanno superato il livello di allarme. E non è finita, perché secondo la confederazione agricola, 9 su 10 comuni sono a rischio frane. Il presidente Ettore Prandini ha visitato, con il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, le aree colpite da maltempo. I due punti di riferimento istituzionali hanno visitato alcune fattorie per verificare gli effetti delle esondazioni e fiumi di fango su campi, frutteti e vigneti. Ad esempio, l’azienda Zardi di Castel Bolognese (Ravenna) ha visto piombare melma e fango su kiwi e albicocche.
Francesco Lollobrigida
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
L’imprenditore agricola Roberto Zardi ha riferito: “L’argine si è rotto questa mattina alle 2, e l’acqua è arrivata qui alle 5 di mattina. La prima cosa che ho pensato è che fortunatamente non era entrata l’acqua nella struttura interna“.
Quanto accaduto in Emilia Romagna non è che una delle conseguenze del cambiamento climatico, che tende a destabilizzare gli eventi atmosferici. In Italia la norma è l’eccezionalità degli eventi, che sono tipici delle zone tropicali; vale a dire, alta frequenza di manifestazioni atmosferiche violente, stagionalità assente, precipitazioni brevi ed intense e molti sbalzi termici.
Per approfondire:
Cambiamento climatico, 5 scienziate che cambieranno il Pianeta
25 Marzo: Earth Hour, l’Ora della Terra, contribuisci a fermare il cambiamento climatico
Moria di pesci in Australia, cambiamento climatico
Africa, ciclone Freddy uccide 400 persone, 183 mila sfollati
Strage Rigopiano, cinque condanne e tante lacrime in aula
Inchiesta della Procura di Ravenna
La Procura di Ravenna ha aperto un’inchiesta per la morte di Remo Bianconcini, 80enne deceduto a Castel Bolognese. L’uomo si trovava in sella alla sua bici quando è stato travolto dal fiume Senio. Secondo le prime indiscrezioni, il pensionato si trovava su una strada che era stata chiusa in via precauzionale e lui avrebbe “sfidato” la sorte, che lo ha tradito.
Fiume Senio
Stato di Emergenza Nazionale richiesto da Bonaccini
La giornata odierna è il giorno del dolore e del bilancio dei danni: stamane il Governatore Stefano Bonaccini ha incontrato a Faenza i sindaci del ravennate, per fare un primo punto della situazione, che seguirà con un altro incontro a Imola con i sindaci del bolognese.
Stefano Bonaccini
Bonaccini ha firmato ieri la richiesta per lo stato di mobilitazione e ha avviato la procedura per la richiesta dello stato di emergenza nazionale. Intanto, il ministro Nello Musumeci ha accolto la richiesta e ha firmato il decreto che dispone la mobilitazione straordinaria del sistema nazionale di protezione.
Il Presidente di Coldiretti, Prandini, incita le Autorità a muoversi in fretta: “Serve garantire l’arrivo degli aiuti nel minor tempo possibile e dare a queste zone martoriate la possibilità di riparare i danni e ripartire (…) non c’è tempo da perdere, soprattutto in un momento in cui il Paese ha bisogno di tutto il suo potenziale per affrontare le turbolenze internazionali, resistere alle pressioni finanziarie dei mercati e non perdere il treno della ripresa economica”.
1.000 interventi dei Vigili del Fuoco
Senza sosta il lavoro dei Vigili del fuoco, che hanno impegnato nelle operazioni anti alluvione 300 operatori, con rinforzi giunti da Veneto, Lombardia, Toscana. Inoltre, al lavoro sono diverse unità dell’Esercito, delle forze dell’ordine e tanti volontari. Durante le ultime 24 ore si sono registrati circa 1.000 interventi. Nella notte i vigili del fuoco hanno lavorato intensamente nella zona meridionale della provincia di Ravenna, tra Bagnacavallo, Boncellino e Villanova di Bagnacavallo, dove le squadre di operatori hanno evacuato circa cinquanta persone.
Alle 11.00 di stamane 4 di maggio ha avuto luogo una riunione nella sala crisi del Centro Operativo Nazionale dei vigili del Fuoco in collegamento con il Sottosegretario all’Interno e il capo Dipartimento Lega.