L’autore e i suoi eredi
Maurizio Costanzo, scomparso recentemente all’età di 84 anni, era uno degli uomini più potenti e influenti della televisione italiana. Il suo potere consisteva nel dare spazio ai nuovi talenti e nel riconoscer quello dei personaggi del mondo dello spettacolo già affermati. Stanti le parole di Vittorio Sgarbi, Costanzo”trasformava le persone in personaggi e i personaggi in persone”. Ma la sua eredità non è solo spirituale, perché l’autore ha accumulato in 65 anni di carriera un patrimonio notevole che sarà distribuito tra i suoi eredi. I successori di Maurizio Costanzo sono sua moglie Maria di Filippi e i suoi figli Saverio, Camilla e Gabriele.
Il patrimonio di Maurizio Costanzo
I beni terreni che lascia Maurizio Costanzo non sono soltanto denari e proprietà immobiliari, poiché una parte sostanziale dell’eredità è costituita dai diritti sulla proprietà intellettuale. L’autore ha prodotto sceneggiature, scritto libri, imbastito programmi televisivi di successo… Una delle sue opere più riconosciute è la canzone “Se telefonando“, che immortalò Mina. In tutto si parla di circa 70 milioni di euro di eredità. Tuttavia, il grande scrittore, attore e giornalista ha saputo sempre mantenere una grande armonia tra i suoi figli. Parimenti, ha trovato sempre accordi di divorzio soddisfacenti per le sue ex mogli. Pertanto, non dovrebbero esserci dispute giudiziarie per la spartizione del patrimonio.
Le proprietà immobiliari
La villa all’Argentario
Il suo buen retiro era Villa Sadula, all’Argentario. il nome è stato trovato unendo le iniziali dei nomi dei cani di Maurizio e Maria. Il pastore tedesco, il bracco e il bassotto avevano ispirato la coppia e immortalato le loro mascotte.
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Nel Grossetano
A soli 40 chilometri da Villa Sadula, Costanzo aveva un’altra proprietà in Località Poderi di Sotto insieme a dei terreni agricoli. Lui deteneva soltanto l’usufrutto, mentre la nuda proprietà era intestata ai figli Saverio e Camilla. Il giornalista aveva una casa anche vicino alle Terme di Saturnia.
A Roma
Maurizio Costanzo possedeva nella città capitolina due appartamenti da oltre 150 metri quadrati nel quartiere Prati. Il giornalista ha vissuto in un attico nel condominio di Via Carlo Poma, dove il 7 agosto 1990 fu uccisa Simonetta Cesaroni in uno dei casi giudiziari italiani più famosi. La proprietà era divisa con Maria di Fillippi, che deteneva la nuda proprietà.