La Roma beffata a Budapest
Il risultato la dice tutta: 5-2 a favore del Siviglia, che ancora una volta trionfa in Europa League (per la settima volta). Un risultato che non lascia adito a dubbi. Gli spagnoli hanno battuto la Roma nella finale di Budapest dopo una lunghissima maratona, durata 140 minuti complessivi. I giallorossi hanno sbloccato la partita con un sinistro incrociato di Dybala al 35′, ma al 55′ sono stati puniti da un autogol di Mancini su cross di Jesus Navas.
La partita è stata piena di momenti di tensione, che non finiscono con il risultato 1-1. L’angoscia si è trascinata fino ai supplementari e poi sono andati ai rigori: il tiro decisivo è di Gonzalo Montiel, dopo gli errori di Mancini e Ibanez. Non c’è nulla da fare. Sarà per un’altra volta (forse).
Il sogno dei tifosi (e naturalmente del club) si infrange in appena poco più di due ore: non conquisteranno due coppe europee consecutive. Purtroppo, anche questa volta il club andaluso ha beffato l’Italia. Dalla Puskas Arena del paese magiaro esce vincente il Siviglia di Mendilibar, che eredita la corona per la seconda volta di fila ai danni di una squadra italiana (l’Inter nel 2020 è stata l’ultima vittima). Gli spagnoli avranno, pertanto, diritto ad entrare nella prossima Champions League.
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Tuttavia, anche se i calciatori romanisti sono usciti in lacrime dall’Arena, il loro allenatore, José Mourinho, ha voluto ringraziarli per avercela messa tutta in campo.
Puskas Arena di Budapest
Mourinho se la prende con gli arbitri
Senz’altro, qualcuno che non ha digerito il risultato c’è. Non soltanto i tifosi italiani, arrivati all’evento con grandi speranze. Al primo posto il primo deluso è Mourinho, allenatore dei giallorossi, che non ha apprezzato l’arbitraggio. Prima si vede l’uomo in un video, girato nella zona del parcheggio sotterraneo dello stadio, che si rivolge all’arbitro inglese con pesanti termini nella sua lingua madre: “You’re a fucking disgrace, man!”, che tradotto significa: “Sei una fott… disgrazia!”. Lo ripete due volte. E ancora, avvicinandosi al van dove stanno salendo tutti gli arbitri: “Congratulations!”. E poi mentre si allontana : “Non hanno nemmeno vergogna sulla loro faccia…”
Dopo, in conferenza stampa, il focoso Mou ha dichiarato: “L’influenza degli arbitri è una cosa alla quale siamo abituati, però non me l’aspettavo in una finale europea. Sembrava fosse spagnolo (l’arbitro)… Non sono una, due, tre situazioni arbitrali. Sono tante. E al di là delle grandi decisioni, noi che siamo del calcio sappiamo il peso che hanno le piccole cose (…) Puoi perdere partite, ma non puoi perdere la dignità. I ragazzi e io abbiamo perso una partita, ma non abbiamo perso la dignità, anzi.
Il match e le forze in campo
La partita è stata intensa e combattuta fin dall’inizio; il numero di ammonizioni che l’arbitro Taylor ha riservato alle parti la dice tutta sulle tensioni in campo; ben 13 ammonimenti, sei dei quali romanisti. Giallo anche per Mourinho, che non lo ha digerito. La prima parte sembra tutta a favore della Roma, che gioca bene, sempre attenta. Gli andalusi si limitano a respingere la palla. Poi arriva il gol dei giallorossi al minuto 35° con Dybala che batte Bounou. Esplode l’Arena.
Alla fine del primo tempo la squadra italiana è fiduciosa ma, purtroppo, al 55° Mancini tocca nella propria porta con il ginocchio e fa 1 a 1. Un autogol che non ci voleva e che scuote la squadra di Mourinho. Al 67° la Roma ha ancora una chance di gol, che viene sprecata. E così si arriva senza risultato ai supplementari, che non cambiano il marcatore, fino ai rigori. Il resto, è storia.
Tuttavia, i romanisti non sono delusi, perché la squadra ce l’ha messa tutta. Alla fine, il sogno si è infranto, ma non senza battaglia.
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