Intelligenza artificiale: Bild e Die Welt pronto a usarla

By Luana Pacia

La scrittura artificiale sta diventando sempre più una costante per i creatori di contenuti sul web, sempre più persone usufruiscono di questi programmi in grado di scrivere un articolo in pochi minuti ma, addirittura, anche i giornali storici stanno vagliando quest’opzione. È il caso dell’editore del Bild e Die Welt.

Le parole di Mathias Doepfner

In una lettera interna, l’AD Mathias Doepfner ha esternato ai propri dipendenti la volontà di adoperare l’Intelligenza Artificiale per la creazione degli articoli. La paura generalizzata è che ciò possa indurre un maxi licenziamento di giornalisti, articolisti e correttori bozze, decretando la fine di un intero settore. Doepfner ha però illustrato nei dettagli la manovra, affermando l’intenzione di utilizzare l’AI per la scrittura di alcuni articoli ma lasciando comunque che i giornalisti specializzati facciano il loro lavoro. L’obiettivo è snellire il comparto e tagliare i costi. Questa operazione è ritenuta necessaria per salvaguardare la vita stessa dei giornali che, altrimenti, sarebbero costretti a chiudere nel giro di pochi anni.

“Solo coloro che creano i migliori contenuti originali sopravvivranno”

È con questa affermazione che Doepfner ha rimarcato l’esigenza di operare un cambiamento nel settore editoriale, in modo da migliorare il livello degli articoli scritti e lasciare che solo i professionisti possano svolgere il tutto. Ciò comporta un dubbio etico se sia giusto utilizzare l’intelligenza artificiale e togliere del lavoro a degli esseri umani ma, al momento, la lista di chi è incuriosito dall’AI si allunga incredibilmente. Parliamo di BuzzFeed, Daily Mirror e Daily Express che pure la stanno testando per “migliorare” i contenuti editoriali e capire se c’è un margine di utilizzo serio.

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Che cos’è l’Intelligenza Artificiale?

Per Intelligenza Artificiale si intende un programma in grado di sostituire l’uomo per una serie di operazioni, una di queste è la scrittura di articoli. Il più famoso programma in tal senso è ChatGPT, ma ne esistono centinaia al momento. Il funzionamento si basa su una serie di algoritmi che consentono di creare testi unici semplicemente scrivendo delle parole chiave o delle frasi. Sarà il programma a continuare, ottenendo un risultato molto simile a quello umano. Sono in tanti, però, a diffidare di questo sistema in quanto c’è sempre bisogno di un essere umano che introduca degli input, senza considerare che agli articoli mancherebbe un’impronta emotiva, umana appunto. La speranza è che il futuro possa fare luce sui limiti dell’AI e che il fattore economico non prenda il sopravvento.

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