WhatsApp è uno strumento utilissimo, utilizzato da milioni di persone, ma sempre più hacker ne usufruiscono per rubare dati o peggio. Se temi una truffa anche tu, fai attenzione a questo prefisso…
I prefissi telefonici WhatsApp da bloccare subito
Ogni tot settimane c’è una nuova truffa su WhatsApp, per cui è importante aggiornarsi e comportarsi di conseguenza. Al momento, i prefissi telefonici su cui è importante prestare attenzione sono +91 e +92, provenienti rispettivamente da India e Pakistan. Questo non significa che i truffatori si trovino fisicamente in questi paesi: spesso, utilizzando la tecnologia VoIP, riescono a mascherare la loro posizione reale, confondendo così le indagini.
Ma cosa accade se si risponde a uno di questi numeri? La vicedirettrice della Polizia Postale, Barbara Strappato, ha spiegato al Quotidiano Nazionale che si tratta di una forma di adescamento con molteplici fini, che può sfociare in una truffa romantica, in una falsa proposta d’investimento o in un’estorsione sessuale. In pratica, è una sorta di esca.
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Chi deve difendersi?
A rischio sono le categorie più deboli, come gli anziani che hanno poca dimestichezza con la tecnologia o i ragazzini, spesso ingenui quando sono alle prime armi con questa app. È fondamentale che i genitori monitorino attentamente l’uso di WhatsApp sui dispositivi dei loro figli, in particolare se ricevono messaggi da numeri con prefissi internazionali come +91 e +92, che potrebbero dare il via a un tentativo di estorsione sessuale.
I tempi di escalation sono rapidi, per cui c’è un rischio altissimo in poco tempo. Spesso le vittime sono bambini di 9 anni, che scambiano messaggi con sconosciuti che si fingono loro coetanei e stringono un’amicizia che arriva a scambiarsi contenuti intimi. Queste immagini possono poi essere messe in circolazione in gruppi di pedofili o usate per il ricatto.
Ma come fanno a risalire ai numeri privati? Non c’è bisogno di dare materialmente il numero a qualcuno. Spesso quel numero finisce su dei registri, dopo una registrazione a qualche sito (anche solo per partecipare a un concorso innocuo), per la tessera del supermercato, oppure vengono rubati da sistemi informatici di piccole aziende o con misure di sicurezza deboli. Quelle liste vengono poi vendute ed è così che ladri, hacker e malfattori, finiscono con l’ottenere un dato privato sensibile.
Proteggersi è doveroso, monitorare continuamente anche e, soprattutto, insegnare ai soggetti deboli che non bisogna mai fidarsi nessuno, neppure di chi si finge amico o parente.