Attrice indimenticabile dei film di serie B, ma anche di opere d’autore, conduttrice televisiva, produttrice cinematografica, Edwige Fenech ha vissuto mille vite, ne ha raccontato una parte in una recente intervista, dicendo anche la sua sul movimento #metoo.
La grande carriera di Edwige Fenech
Edwige Fenech ha lavorato fin da giovanissima per il cinema italiano. Vincitrice di un concorso di bellezza, viene notata da un talent scout che la porta in Italia dove inizierà una proficua carriera con diversi registi, da Guido Malatesta a Sergio Martino. È stata regina del giallo erotico italiano ma, soprattutto, della commedia sexy. Per decenni la Fenech è stata un sex symbol capace di popolare i sogni proibiti degli italiani (e non solo). In merito a questi ha detto: “Dopo ho avuto la fortuna di cambiare carriera, ma non rinnego niente: alcuni film cosiddetti erotici erano carini, ben fatti, con attori bravissimi”.
“In ogni caso – ha continuato – grazie a quella gavetta ho poi fatto quattro film con Steno, Cattivi pensieri con Ugo Tognazzi, Sono fotogenico di Dino Risi, Il ladrone di Pasquale Festa Campanile e, in teatro, D’amore si muore, di Giuseppe Patroni Griffi. È così per tutti gli attori: nessuno arriva subito al film geniale. È un mestiere in cui dipendi sempre da altri”. Recentemente, l’attrice è protagonista di un nuovo lavoro. Parliamo dell’ultimo film di Pupi Avati “La quattordicesima domenica del tempo ordinario“.
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Il #metoo e le molestie
A un certo punto della propria carriera, alle attrici viene sempre fatta la stessa domanda: “ha mai subito molestie?“. Dopo il #metoo, sembra essere diventato un interesse comune sapere se le molestie sono così comuni tra le celebrità ed Edwige Fenech ha confermato. “Cos’ho pensato quando è scoppiato il MeToo? Che finalmente qualcuno denunciava. Ai miei tempi, la parola di una ragazza non aveva valore”. L’attrice francese ha evidenziato quanto fosse complicata la situazione prima che il movimento femminista smuovesse la sabbia e portasse alla luce le frequenti molestie subite dalle donne sul set.
“A me è successo più volte di essere molestata da chi aveva il potere di farmi lavorare e non ho denunciato: chi mi avrebbe creduto? Però, anche in situazioni pesanti in cui ho corso il rischio di essere violentata, sono riuscita a uscirne indenne: ho un riflesso col ginocchio che è una roba micidiale. Alle attrici di oggi consiglio di mirare col ginocchio dove sappiamo”. E che sia molto potente, mi raccomando.