Donatella Versace si apre sulla morte del fratello che la ha irrimediabilmente segnata e ferita.
Sono passati 25 anni dalla morte dello stilista, ma ciononostante. รจ una ferita che non si rimargina.
15 luglio 1997: una data maledetta
Era il 15 Luglio 1997 quando Gianni Versace venne assassinato: โIo e Gianni avevamo un rapporto strettissimo, lui era la mia famiglia. Insieme a lui sentivo che potevo fare tutto, osare quello che gli altri non avevano osato. Eโ cosรฌ che ho imparato a non arrendermi mai, perchรฉ la sua passione per il lavoro, la sua gioia di vivere ed il suo essere un vulcano di idee erano contagiosiโ, spiega Donatella.
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Poi aggiunge : โLa morte di mio fratello รจ stata lโesperienza peggiore che io abbia mai vissuto. Eโ impossibile descrivere come mi sono sentita e la sofferenza passata in quel momento. La perdita di Gianni รจ stata privata, ma anche pubblica: io ho perso mio fratello, le persone hanno perso un genio creativo. Non cโรจ giorno che io non pensi a luiโ.
Donatella Versace ha vissuto attimi di sbandamento, poi perรฒ si รจ rimboccata le maniche ed รจ andata avanti: โQuando Gianni รจ mancato ho vissuto un grande momento di angoscia, di dolore come sorella. Sentivo tutti gli occhi puntati su di me. Mi chiedevano: โE adesso cosa faremo?โ, non mi sentivo allโaltezza. Ho avuto una forza interiore incredibile; dicevo a me stessa che dovevo farcela per lui perchรฉ non avrebbe mai voluto che Versace si fermasse. Mi sono fatta coraggio, ho guardato tutti i nostri collaboratori e ho detto: โMettiamocela tutta e andiamo avantiโ, indossando un sorriso che in quel momento non avevo. Da lรฌ รจ scattato qualcosa dentro di me che mi ha fatto lottare e lottare per arrivare a quello che Versace rappresenta oggiโ.
“Superare il dolore รจ stato difficile”
La Versace ha spiegato al Corriere della Sera che : โEโ stato difficile superare il dolore per la sua perdita, per molto tempo pensavo che non fosse possibile. Ho indossato una maschera per coprire i miei sentimenti, per mostrarmi sempre al massimo: avevo paura, gli occhi di tutti erano puntati su di me. Dovevo andare avanti e questo enorme dolore ha contribuito a creare la donna che oggi sono, una donna diversa da allora, piรน sicura di sรฉ e delle sue azioni. Questo ha fatto sรฌ che potessi guardare al periodo vissuto con Gianni con uno sguardo piรน sereno, pensandolo come un momento felice. Oggi ne parlo sempre con tanta emozione, ma con una prospettiva diversaโ.