Drone tsunami, i riscontri di Kim Jong-un sulle esercitazioni nemiche
Da Ultimedalweb vi abbiamo già raccontato delle esercitazioni congiunte di Sud Corea e gli USA e dei riscontri del Nord Corea. Com’è noto, le Autorità del Paese hanno lanciato in diverse occasioni missili balistici per contrastare quello che ritengono una “minaccia” dai propri nemici. Ora fa notizia che Pyongyang faccia test nel mare del Giappone con un “drone tsunami” subacqueo; si tratta di un drone capace di provocare tsunami radioattivi.
Il percorso del drone
Il sistema di attacco del drone tsunami è stato lanciato al largo della costa nord-orientale della Corea del Nord martedì 21/03 e “ha raggiunto il punto di destinazione nelle acque della baia di Hongwon, allestita come un finto porto nemico, con la testata che è esplosa sott’acqua giovedì pomeriggio”. A riferire la notizia oggi, venerdì 24 di marzo, fonti di stampa locali. L’agenzia Yonhap News Agency ha fornito in un tweet una fotografia che ritraeva l’esplosione del drone tsunami.
L’ordigno avrebbe navigato “a 80-150 metri di profondità lungo un percorso ovale a otto nel Mare Orientale per 59 ore e 12 minuti“. Secondo l’agenzia di stampa, “La missione di quest’arma è penetrare furtivamente nelle acque operative e provocare uno tsunami radioattivo su larga scala“. Da quanto trapella dalle fonte informative nordcoreane, il potente “strumento”drone tsunami” servirebbe a distruggere i gruppi d’attacco navali nemici e i principali porti operativi.
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Il sistema di attacco è simile a quello russo del “Poseidon”
Il sistema di attacco sarebbe simile al russo ‘Poseidon‘. Tuttavia, la Russia sostiene che i suoi droni nucleari sottomarini sono operativi da pochi mesi e pertanto non possono essere serviti come “spunto” al dittatore nordcoreano. Di sicuro, il Cremlino mantiene il massimo riserbo su questo tipo di arma, anche se si sa che è stato progettato dal Bureau Rubin ed è equipaggiato di una testata nucleare al cobalto-60. Tuttavia, gli esperti, dopo avere visionato le fotografie da Pyongyang, hanno espresso delle perplessità in merito a uno strumento così potente. Non credono che Kim Jong-Un abbia uno strumento così potente a portata di mano.
Le dichiarazioni del leader sudcoreano
Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha dichiarato che la Corea del Nord “pagherà per le sue sconsiderate provocazioni“. Il leader ha parlato dal cimitero nazionale di Daejeon, a 139 chilometri a sud di Seul, dove oggi ha partecipato a una cerimonia commemorativa. Il solenne appuntamento ha ricordato i 55 marinai uccisi nel Mar Giallo durante la Seconda battaglia di Yeongpyeong nel 2002. Yoon ha dichiarato “La Corea del Nord sta avanzando giorno dopo giorno con le sue armi nucleari e sta portando avanti provocazioni missilistiche con un’intensità senza precedenti“. Yoon conta di portare avanti una strategia militare che comprende difese antimissile, una piattaforma di attacco preventivo e piani per decapitare il regime del Nord Corea.