Già la scorsa primavera Mark Zuckerberg aveva annunciato lo sviluppo di community, la nuova funzionalità che avrebbe dato un apporto innovativo arricchendo la piattaforma.
Si tratta di uno dei tanti modo in cui Meta ha intenzione di arricchiere i suoi prodotti, allargando sempre più gli orizzonti dell’app andando ben oltre la mera messaggistica.
Da tempo Whatsapp è sotto “restyling”, dalle reaction ai messaggi all’incremento del numero massimo di partecipanti a gruppi e videochiamte, passando per tanti altre novità, è indubbiamente nel “mood” di orientarsi sempre più verso il concep di Meta è del suo universo.
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Ora l’app si arricchisce delle altre due funzioni, community e sottogruppi.
Vediamo insieme cosa sono.
Cos’è una community?
Letteralmente questa funzione è un aggregatore di gruppi.
Le community di WhatsApp sono super-gruppi all’interno dei quali l’utente può mettere tutti i gruppi in cui viene inserito, che fanno parte di un tela comune.
Ad esempio in “Ufficio” potremmo inserire la chat coi colleghi e quella per i meeting.
Oppure più semplicemente un “contenitore” dove accorpare tutti i gruppi in un unico posto per evitare di avere i gruppi tra le conversazioni.
Cosa sono i sottogruppi?
Possiamo allo stesso tempo dividere le community in sottogruppi.
Se ad esempio nella community “colleghi” si è creata una parte di voi che organizza partite a calcetto, allora l’ideale è migrare in un sottogruppo di cui solo gli utenti interessati faranno parte, senza disturbare gli altri.
Insomma Whatsapp si appresta a diventare una sorta di forum in cui dividere per argomento le nostre conversazioni