Spuntano nuove chat nel caso di Grillo jr, imputato in un processo per violenza sessuale assieme ai suoi tre amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria per stupro di gruppo.
In queste chat, il rampollo di Grill senior parlava delle figlie del preside nella maniera meno lusinghiera possibile.
Le chat di Ciro Grillo
Per la verità al tempo il padre rimproverò aspramente il figlio per il suo comportamento durante la vacanza studio.
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Il giovane venne espulso perché il preside rimase molto infastidito dalle sue parole.
“Se potessi darei due pugni in faccia al preside e mi farei le sue due figlie”, aveva detto Ciro a un suo amico.
Una frase choc gli costò l’apertura di un procedimento disciplinare e il rischio di espulsione dall’istituto. Per gli avvocati delle parti civili, queste frasi sarebbero la riprova dell’indole tendenzialmente violenta di Ciro.
Ma i legali controbattono: “L’affermazione non ha nulla a che vedere con la molestia sessuale. E’ un modo di dire, molto poco elegante, che nel gergo maschile viene usato”. Così avrebbero replicato i legali alle accuse.
La testimonianza della madre Parvin Tadjk
Anche la madre di Ciro, Parvin Tadjk è stata chiamata a testimoniare, confermando la sua versione dei fatti.
La donna non avrebbe sentito nulla di nulla quella sera: “Urla? Grida d’aiuto? Nulla di nulla”.
In aula, era presente Cristina Stasia, amica di Parvin Tadjik, che era in appartamento con la donna quella notte, e ha affermato di aver incrociato una delle due giovani: “Ho incrociato la ragazza era con i piedi sul tavolo che fumava tranquilla. Non mi ha chiesto aiuto”.
Insomma. secondo la versione delle due donne, loro non avrebbero avuto nessun segnale di pericolo o di choc. Versione ben distante (e opposta)a quella invece fornita dalle ragazze.
Il processo a Ciro Grillo e ai tre suoi amici proseguirà, ad ogni modo, il prossimo 19 ottobre.