Tempesta mediatica su Sara Arfaoui, ex professoressa dell’eredità 27enne, francese naturalizzata italiana e moglie del calciatore del Manchester City Ilkay Gundogan.
Il giudizio della modella ed influencer sul cibo di Manchester è stato lapidario: “E’ orribile”.
L’influencer su Instagram conta più di 500mila followers, e quando le hanno chiesto quali fossero i suoi ristoranti preferiti, ha ammesso: “Mi dispiace essere onesta, ma nessuno. Sono stanca di non trovare un buon ristorante, il è orribile ovunque. Non riesco a trovare un vero ristorante italiano, o n buon sushi o anche solo cibo fresco…è tutto surgelato. I ristoranti qui si concentrano sul fare soldi con le bevande, sono tutti locali notturni, non puntano sul cibo di qualità. Forse a Londra ma a Manchester niente. Mi dispiace”.
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Le sue parole hanno però scatenato un putiferio, un ristoratore le ha addirittura fatto notare di essere ingrata data la sua fortuna di vivere in città da privilegiata.
In questo caso la risposta dell’influencer è stata sferzante: “Quindi, poiché siamo persone di successo non possiamo dare un’opinione onesta? Ho provato tutti i migliori ristoranti qui, ma per me è un no, non posso mentire.. Sono abituata all’Italia, quindi scusate se è difficile il confronto”
Aggiungendo: “Manchester è una città fantastica, con persone fantastiche, ma non per i ristoranti”
Le risposte dei ristoratori
Thom Hetherington ha osservati che: “L’idea che i ristornati qui servano solo cibi surgelati è assurda”
L’ amministratore delegato dell’evento culinario Northern Restaurant and Bar, evento che si tiene a Manchester in primavera, al Manchester Evening News ha detto: “I ristoranti locali hanno bisogno del nostro supporto ora più che mai“, e ha anche aggiunto che le parole dette da Sara Arfaoui sono uno smacco alla stessa squadra per cui gioca il marito, dato che i primi a supportare il settore sono proprio i suoi giocatori.
Meno diplomatico è stato lo chef Gary Usher: “Abbiamo due ristoranti a Manchester e sinceramente sono felice che i calciatori e le loro mogli non vengano perché metterei in dubbio la nostra offerta se lo facessero. Buon gusto e classe non sono certo sinonimi delle mogli dei calciatori e delle loro sale tv con i cuscini leopardati”.