Bonus “Made in Italy”
La bozza del ddl del Ministero che guida Adolfo Urso sarà discusso in Consiglio dei Ministri la prossima settimana. Per il momento il testo, che è ancora provvisorio, è composto da 20 pagine e 47 articoli. La versione da presentare è piuttosto corposa e prevede alcune strategie per difendere il “Made in Italy” fuori dai nostri confini, ma non solo. Alcune delle misure abbozzate sono:
- La creazione di un” bollino” per i ristoranti italiani autentici sparsi per il mondo
- il liceo del Made in Italy e la giornata del Made in Italy
- i conti agevolati per permettere ai giovani di finanziarsi gli studi,
- il fondo sovrano per sostenere le filiere strategiche
Adolfo Urso
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Il bollino per i ristoranti italiani in giro per il mondo, bonus concessi
Secondo il decreto: “Al fine di valorizzare e sostenere gli esercizi di ristorazione che offrono all’estero prodotti enogastronomici effettivamente conformi alle migliori tradizioni italiane all’estero e di contrastare l’utilizzo speculativo dell’italian sounding, i ristoratori situati all’estero possono chiedere la certificazione distintiva di ‘ristorante italiano nel mondo‘.
I ristoranti che otterranno la certificazione, potranno beneficiare di un contributo per l’acquisto di prodotti italiani designati da indicazioni geografiche agricole, alimentari, del vino e delle bevande alcoliche tipicamente italiane.
Francesco Panella, conduttore di di “Little Big Italy”, programma televisivo che premia i migliori ristoranti italiani nel mondo
La certificazione sarà “rilasciata, su istanza del ristoratore, da un ente certificatore accreditato presso l’organismo unico di accreditamento nazionale italiano, sulla base di una tariffa approvata e di un disciplinare adottato con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, di concerto con il Masaf (ministero dell’Agricoltura) che individua i requisiti e le specifiche per il rilascio della certificazione stessa, con particolare riferimento all’utilizzo di ingredienti di qualità e di prodotti appartenenti alla tradizione enogastronomica italiana, a denominazione di origine protetta, a indicazione geografica protetta, a denominazione di origine controllata, a denominazione di origine controllata e garantita e a indicazione geografica tipica“.
Il liceo del “Made in Italy”
Del liceo del Made in Italy ve ne abbiamo già parlato. Avrà lo scopo di “promuovere, nell’ottica dell’allineamento tra domanda e offerta di lavoro, le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al Made in Italy“. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva già annunciato l’iniziativa al Salone del Mobile di Milano: “Il liceo del Made in Italy è in dirittura d’arrivo. Credo che le aziende capiscano benissimo quando parliamo di rivoluzione culturale che deve basare il lavoro sulla nostra eccellenza, mettere in rapporto l’offerta con la domanda di lavoro”.
Giorgia Meloni
Le materie del primo biennio saranno: lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.
Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative.
Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.
Per approfondire:
Il Liceo del Made in Italy dai 1000 risvolti
La giornata del Made in Italy
Il governo vuole anche istituire la giornata del Made in Italy, che sarà celebrata il 15 aprile: sarà “la giornata dell’orgoglio del prodotto e dell’impresa, della cultura e del modello italiano nel mondo“, ha spiegato il ministro Urso.
La giornata non è assimilata alle feste nazionali, e per celebrarla Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni potranno promuovere “iniziative per la promozione della creatività e la difesa e valorizzazione del Made in Italy“
Il supporto dei giovani con fondi agevolati
Per i giovani arrivano anche delle novità. Avranno diritto ad accedere a dei conti dedicati a condizioni agevolate per sostenere le spese scolastiche. Inoltre, potranno essere accompagnati nel mondo del lavoro da tutor di grande esperienza. Si tratta di lavoratori andati in pensione da meno di due anni che potranno essere assunti per un massimo di 24 mesi per attività di tutoraggio. Ad alcune condizioni.
Per “favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni“, si prevede che i datori di lavoro privati con un numero di dipendenti non inferiore a 50 unità, possano stipulare “tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024“, un contratto per un massimo di 24 mesi con un lavoratore andato in pensione da non oltre due anni. Tale ex dipendente i dovrà impegnare a svolgere presso l’azienda attività di tutoraggio per un massimo di 60 ore mensili. Le persone che usufruiranno del tutoraggio avranno un’età inferiore a 30 anni, e dovranno essere assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Per i laureati, il limite di età si alza a 35 anni.
Il fondo sovrano per sostenere le filiere artigianali
Il ddl prevede, inoltre, un fondo per supportare le filiere strategiche nazionali. Il quantum non è stato ancora stabilito, anche se si parla di un importo tra 500 milioni e 1 miliardo di euro, che prevede la possibilità per il Mef di partecipare al capitale di imprese nazionali, senza possibilità di controllo.
Inoltre, dovrebbero essere stanziati altri 247 milioni per rifinanziare la Nuova Sabatini, 202 milioni per gli incentivi al design, 15 milioni per le imprese femminili, l’estensione dei Voucher 3i alle micro imprese, l’istituzione di un fondo con 60 milioni per valorizzare le filiere del legno-arredo e delle fibre tessili naturali; e poi ancora misure per la nautica, la ceramica ed i prodotti orafi. Mica male!
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