L‘ameba mangia cervello ha appena mietuto un’altra vittima, la notizia ha già fatto il giro del mondo scioccando tutti! Ecco cosa è successo!
Ameba mangia cervello: cos’è?
L’ameba mangia cervello è un piccolo organismo invisibile che vive nell’acqua dolce come laghi, fiumi o anche piscine. È importante avere informazioni in merito, perché essa può causare una malattia molto seria chiamata meningoencefalite amebica primaria (PAM) nelle persone. Quando ci si trova in queste acque, soprattutto se sono calde e poco profonde, l’ameba può entrare nel nostro corpo attraverso il naso mentre nuotiamo o ci immergiamo. Una volta dentro, può causare sintomi come mal di testa, febbre, nausea e vomito.
La cosa spaventosa è che questa infezione può peggiorare molto velocemente. Può portare a problemi seri come confusione mentale, difficoltà a parlare, convulsioni e, alla fine, persino al coma. È importante sapere che, sebbene sia rara, questa malattia può essere molto pericolosa e persino mortale. Attualmente, non c’è una cura specifica per l’ameba mangia cervello, il che la rende ancora più spaventosa. Tuttavia, è possibile cercare di ridurre il rischio evitando di immergersi in acque dolci poco profonde e facendo attenzione a non far entrare acqua nel naso durante il nuoto o l’immersione.
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La notizia shock delle ultime ore!
Una giovane residente colombiana, di dieci anni, è morta dopo essere stata infettata da questo microrganismo. L’incidente ha sollevato un’ondata di preoccupazione online, benché sia importante sottolineare che casi simili sono estremamente rari in Europa occidentale e in Italia.
La storia proviene da Santa Marta, una località balneare dei Caraibi colombiani, e riguarda Stefanía Villamizar González, una giovane ballerina in vacanza con i suoi genitori. Pochi giorni dopo il loro arrivo, la bambina ha iniziato a manifestare problemi di salute, tra cui dolore all’orecchio, nausea e febbre. Inizialmente, i medici hanno ipotizzato un’otite, ma la situazione è peggiorata rapidamente. La giovane è stata costretta a letto, incapace di svolgere normali funzioni corporee, seguita da convulsioni e infine dalla morte cerebrale.
La mortalità a causa di questa infezione è estremamente alta, attestandosi intorno al 97%.