Aperta indagine per i 5 operai travolti da treno sulla MI-TO

By Ana Maria Perez

Aperta indagine per i 5 operai travolti mentre lavoravano di notte a Brandizzo

La tragedia che ha colpito il torinese nella notte del 31 agosto è fonte di grandi discussioni e polemiche. Sul caso del treno che ha travolto e ucciso cinque operai, mentre si trovavano al lavoro, la procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo. Al momento l’ipotesi più accreditata è che sia stato la conseguenza di un errore umano, perché la squadra della Sigifer avrebbe dovuto mettersi al lavoro solo dopo l’interruzione della linea. Vi raccontiamo gli ultimi particolari in merito all’incidente.

Per approfondire:

Olanda, deraglia un treno a nord dell’Aja, 1 morto e 30 feriti

Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui

oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità

Attraversano il binario e muoiono travolti dal treno

Scontro tra due treni in India, 300 morti e 900 feriti

La dinamica dei fatti

Un convoglio “fuori servizio commerciale” ha investito gli operai poco prima della mezzanotte; il treno trasportava vagoni vuoti sulla linea Milano-Torino e viaggiava a circa 100 chilometri all’ora, quando ha travolto la squadra di operai che stava sostituendo un tratto di binari a Brandizzo. Cinque sono morti sul colpo, travolti dal convoglio, che li ha trascinati per centinaia di metri, mentre altri due sono rimasti illesi, ma sono finiti in ospedale per il grave shock subito.

image 11

Chi erano gli operai che hanno perso la vita nell’incidente?

I cinque operai, Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli, Giuseppe Sorvillo, 43 anni, di Brandizzo, Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, di Vercelli, Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso e Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli erano tutti lavoratori della società Sigifer di Borgo Vercelli, nel Vercellese, un subappaltatore esterno di Rfi, la società responsabile della gestione della rete ferroviaria italiana. Al momento dell’incidente stavano per iniziare la sostituzione di alcune rotaie.

Le dichiarazioni dei sopravvissuti

Andrea Girardin Gibin, 50 anni, e Antonio Massa, 45 anni, somo sopravvissuti alla strage. Gibin racconta: “Il treno non l’ho neanche sentito arrivare. Ho alzato lo sguardo e sono stato abbagliato dalle luci. Mi sono lanciato in avanti, sul secondo binario. Lo spostamento d’aria mi ha buttato a terra“. Il collega, Antonio Massa, si trovava in un altro binario intento a scrivere. Entrambi hanno ricevuto supporto psicologico in ospedale e sono stati dimessi ieri, giovedì 31 verso le ore 18.00, insieme ai due macchinisti che guidavano il convoglio.

Le certificazioni sulla sicurezza sul lavoro erano scadute?

La certificazione relativa alla sicurezza sul lavoro mostrata sul sito di Sigifer sarebbe scaduta il 27 luglio scorso. La pagina web della ditta contiene i documenti relativi alle certificazioni di “qualità, rispetto ambientale, sicurezza sul lavoro” e, si legge, “aggiorna costantemente i propri certificati, simbolo di qualità, eccellenza e sicurezza“. Una prima certificazione “UNI ISO 45001:2018” è la numero 29442 rilasciata da una società appartenente alla Cisq, e ha una ultima emissione il 28 luglio del 2020 e una scadenza il 27 luglio 2023. Un secondo certificato, il numero IT-119334, ha eguali date di ultima emissione e di scadenza. Non è detto però che il certificato aggiornato ci fosse, e che non fosse ancora stato sostituito sul sito.

Le condoglianze da parte dei rappresentanti istituzionali

Morire sul lavoro è un oltraggio alla convivenza civile” ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri è andato sul luogo dell’incidente, per mostrare la vicinanza dello Stato alle vittime.

image 12

La premier Giorgia Meloni ha offerto le sue “più sentite condoglianze” alle famiglie e agli amici delle vittime e ha dichiarato di seguire da vicino le indagini “nella speranza di fare luce su quanto accaduto nel più breve tempo possibile”. Il vicepremier con delega ai trasporti, Matteo Salvini, ha condannato la “terribile tragedia“. La leader del Partito Democratico Elly Schlein ha chiesto un piano urgente per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro. Schlein ha detto: “non possiamo essere un Paese in cui si continua a morire sul posto di lavoro“.

I sindacati hanno indetto uno sciopero per il lunedì p.v., 4 di settembre.

Lascia un commento