Ambra è recentemente finita al centro di una brutta polemica: è accusata di avere occupato una casa a Milano.
Ad accusarla, è proprio la proprietaria dell’appartamento, ovvero Silvia Slitti, ex moglie dell’ex calciatore Giampaolo Pazzini.
Dopo giorni i confusione, i legali dell’attrice hanno finalmente rotto il silenzio per dare delucidazioni.
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Ambra Angiolini e la casa occupata: ecco cosa dicono i suoi legali
Silvia Slitti, moglie dell’ex calciatore Giampaolo Pazzini è una wedding planner, ed ha accusato Ambra Angiolini di aver occupato la sua casa di Milano.
Come?
Stando alla versione dei fatti della wedding planner, Ambra ha continuato a rimanere nell’abitazione di sua proprietà oltre la scadenza del contratto.
Ma la conduttrice ed ex ragazza di Non è la Rai continua a rimanere silente, preferendo che siano i suoi legali a parlare al posto suo.
I difensori di Ambra hanno fatto sapere: “Notizie riportate in modo distorto e inappropriato con riferimento a una vicenda strettamente personale di cui si stanno occupando i legali delle parti coinvolte. È evidente la lesione della privacy e dell’onorabilità di Ambra Angiolini, che impone fin da subito la cessazione di ogni ulteriore divulgazione di illazioni e commenti”.
“Chiediamo cessazione di illazioni”
I legali di Ambra chiedono inoltre la “cessazione di ogni ulteriore divulgazione di illazioni e commenti”.
Ma Selvaggia Lucarelli ha intervistato Silvia Slitti, che ha detto: “Allegri è super disponibile, ha sempre pagato lui per tutta la durata del contratto, solo che il contratto era fino al 30 giugno. Siamo al 21 settembre e io devo stare in hotel. Io in hotel e lei a casa mia, assurdo”.
Insomma, Ambra dovrebbe lasciare la dimora che invece occupa (abusivamente e secondo la versione di Slitti) dal 30 giugno.
Durante il Covid, Silvia Slitti ha deciso di trasferirsi in un’altra casa, al mare, dando invece in affitto la casa di Milano ad Ambra e l’oramai ex compagno Allegri.
Il contratto di locazione sarebbe scaduto lo scorso 30 giugno, ma l’attrice non ha ancora lasciato la casa. Di qui la causa intentata dalla wedding planner.