Allarme miopia: incremento preoccupante di casi. Cosa dicono gli oculisti

By Redazione

I nostri occhi sono preziosi, e proteggerli è fondamentale. Tuttavia, a mancare in Italia  è la prevenzione, e in troppi tendono a sottovalutare i rischi della progressione della miopia.

A ribadirlo è Danilo Mazzacane, medico specializzato in Oftalmologia e vicepresidente della Commissione difesa vista Onlus.

In occasione della giornata mondiale della vista del 13 ottobre con Consulcesi , ha appena lanciato il nuovo corso di formazione Ecm ‘Incremento della miopia in età pediatrica: eziopatogenesi e terapie innovative’.

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La miopia: una diffusione epidemica

A preoccupare gli esperti è la diffusione sempre maggiore, quasi “epidemica” (così la definisce il dottore) della miopia: in Italia interessa 15 milioni di persone e entro il 2050 si stima ne soffrirà il 50% della popolazione totale.

Sono molteplici le complicanze che possono subentrare a seguito di un peggioramento della patologia.

“Non diagnosticare e trattare tempestivamente le miopie può portare ad un aumento del rischio di patologie oculari come la cataratta, il glaucoma, e le affezioni retiniche”,  dice ancora Mazzacane  e preme sull’importanza imprescindibile di “puntare sulla prevenzione”.

“Dobbiamo rafforzare i servizi territoriali a difesa della vista con più screening e un’azione di educazione sanitaria che parta in primis dalle scuole e dai più giovani”, invitando i medici a mantenersi costantemente aggiornati sulle linee guida , e progressi scientifici e le nuove patologie dell’occhio.

Troppo tempo tra le mura domestiche

A causare un aumento esponenziale della miopia è anche il tempo trascorso tra le mura domestiche, e l’utilizzo di schermi e dispositivi elettronici.

Inoltre, “vederci 10 decimi non significa necessariamente avere l’apparato visivo integro perché possono esserci altre patologie, come la retinopatia diabetica, non ancora manifeste”, quindi è “fondamentale sottoporsi a screening visivi e se necessario a successivi esami oculari”

 “L’innovazione tecnologica in ambito farmacologico e ottico-biomedico, ma anche la telemedicina, possono fornire nuove strategie per contrastare l’insorgenza della miopia e delle altre patologie dell’apparato visivo, è quindi necessario partire da un’adeguata preparazione degli utilizzatori di queste innovazioni”, con conclude, infine, Mazzacane.

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