Ritornano le scuole aperte in estate come nel 2021: rispondono ad esigenze importanti per le famiglie, soprattutto quelle più impegnate e in difficoltà
Con l’avvicinarsi dell’estate, un’iniziativa fondamentale si rivela un sollievo per molti genitori, soprattutto coloro che hanno poche ferie a disposizione e devono trovare soluzioni per occuparsi dei propri figli durante i mesi estivi. Sebbene i centri estivi offrano un’opzione, sia per i più piccoli che per gli adolescenti, un’aggiunta cruciale arriva con l’iniziativa di mantenere le scuole aperte durante l’estate, dal mese di giugno fino a settembre. Solitamente, gli istituti scolastici tendono a chiudere le loro porte una volta terminate le sessioni di esami di maturità o i corsi di recupero, di solito intorno a luglio o settembre.
Tuttavia, grazie a un decreto firmato da Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione, per gli anni 2023/2024 e 2024/2025 (compresa la prossima estate), le scuole primarie e secondarie, statali e paritarie non commerciali, rimarranno aperte. Questa iniziativa solleva diverse questioni interessanti e offre opportunità per organizzare attività e programmi dedicati agli studenti di tutte le età. Esploreremo più a fondo questo argomento e analizzeremo cosa verrà messo in atto durante l’estate per soddisfare le esigenze sia dei giovani che dei loro genitori.
Scuole aperte in estate? Le opinioni che circolano
L’iniziativa delle scuole aperte non è accolta unanimemente dagli studenti. Mentre i più piccoli hanno limitate possibilità di esprimere un parere, tra gli adolescenti vi è una diffusa preoccupazione legata alla prospettiva di dover tornare tra i banchi di scuola durante i mesi estivi, motivata soprattutto dalla paura di una possibile bocciatura e dalla conseguente necessità di partecipare ai corsi di recupero.
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Dall’altra parte, vi è una parte significativa di adolescenti e studenti più giovani che, privati delle vacanze al mare o di altre iniziative estive, vedono nella scuola un’opportunità aggiuntiva per svolgere attività creative e socializzare.
Per quanto riguarda i genitori, sebbene molti siano favorevoli all’iniziativa delle scuole aperte, altri si oppongono, sostenendo che la vita degli studenti durante l’anno scolastico sia già sufficientemente impegnativa. Essi ritengono che i tradizionali tre mesi di vacanza (che non si applicano ai maturandi o a coloro che devono recuperare) siano un periodo sacrosanto prima dell’ingresso nella vita universitaria e, successivamente, professionale.
Scuole aperte da giugno a settembre: il piano del Ministero, stanziamento di fondi e iniziative
Vediamo adesso, il piano del Ministro dell’Istruzione e del Merito per l’iniziativa scuole aperte anche in estate, Valditara ha firmato un decreto che destina 400 milioni di euro per finanziare varie attività durante il periodo estivo, quando le lezioni sono sospese. Questo finanziamento rappresenta un aumento di 80 milioni di euro rispetto al biennio precedente e sarà utilizzato per attivare percorsi che coinvolgeranno tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti, con un totale di 1,714 milioni di ore aggiuntive di attività.
Le scuole avranno l’autonomia di proporre percorsi che potranno essere ampliati grazie a collaborazioni con enti locali, università, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive e famiglie. L’obiettivo è creare un’offerta estiva variegata che includa sport, attività ricreative, laboratori, attività di potenziamento didattico e altro ancora, coinvolgendo tutte le risorse disponibili nella comunità.
Il provvedimento riguarda gli anni scolastici 2023/24 e 2024/25, e interessa sia le scuole primarie che secondarie. Questi fondi, provenienti dal Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, supporteranno progetti volti a promuovere l’inclusione, la socialità e il potenziamento disciplinare, nonché attività ricreative, sportive, musicali, teatrali e a tema ambientale.
I docenti potranno partecipare a questi progetti su base volontaria e saranno remunerati per le loro attività, secondo le risorse disponibili.