Catania, la sparatoria dalla finestra di casa
Nel pomeriggio di oggi, sabato 8 di aprile del 2023, ci sono stati momenti di panico a Catania. I fatti sono accaduti nel quartiere Librino, in Via San Teodoro. Secondo le fonti investigative, un uomo di 33 anni si è barricato nel suo appartamento al 12° piano di una palazzina e ha sparato diversi colpi di pistola all’interno dell’immobile e in strada. Gli spari non hanno provocato danni a persone o cose, ma il 33enne ha creato scompiglio; in pochi minuti si sono moltiplicate le chiamate al 112. Le forze dell’ordine sono accorse immediatamente sul luogo della sparatoria.
Chi è l’uomo che ha sparato “a bambera”?
L’attentatore si chiama Concetto Trippa. E’ sposato e ha 3 figli, con un 4° in arrivo. A quanto pare, le sue condizioni psicofisiche, stanti le prime informazioni da fonti investigative, sarebbero alterate. Il 33enne è già noto alle forze dell’ordine; in passato era stato denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti e maltrattamenti in famiglia. L’uomo aveva parlato con la madre poco prima dei fatti; le avrebbe detto che qualcuno lo aveva avvelenato, cedendogli droga tagliata male. La donna ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine, preoccupata per lo stato confusionale del figlio.
Al momento non si sa sua moglie e i bambini erano presenti quando sono accaduti i fatti.
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L’intervento delle forze dell’ordine
Sul posto sono arrivati agenti delle volanti della questura, personale della Squadra mobile e un mediatore della polizia: per la negoziazione è stato richiesto l’intervento di agenti specializzati di Palermo. Il 33enne avrebbe chiesto di poter parlare con lo zio, una persona della famiglia a cui è molto legato. I poliziotti hanno bloccato la strada al traffico per evitare interferenze ccon le attività investigative. Tuttavia, nei pressi della palazzina si è radunata una piccola folla di curiosi, che la polizia ha cercato di allontanare, senza successo.
Un altro precedente nella città siciliana
Nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 2002 era accaduto un episodio simile nel rione Librino: Nico Buonpane, ex caporal maggiore dei paracadutisti, 26enne, si barricò in casa da solo, dopo avere litigato con il padre. Il giovane era accecato dalla rabbia e sparò dalla finestra centinaia di colpi di pistola contro i passanti. Poi scappò a bordo di una vettura della polizia.
A fermare la corsa, uno scontro frontale con una Fiat Punto rossa: la volante si schiantò contro un’impalcatura edile in piazza San Placido. L’uomo aprì lo sportello ed estrasse la pistola, ma i carabinieri furono più veloci di lui. Lo colpirono sei volte, rischiando di ucciderlo. Buonpane fu operato all’ospedale Garibaldi e si salvò.
Altre sparatorie senza un perché
Da Ultimedalweb vi abbiamo raccontato molte volte di vite spezzate in sparatorie senza un perché: a volte si tratta di un regolamento di conti che nessuno sapeva di dover rendere ; altre volte l’attentatore non è una persona equilibrata; in altre occasioni subentra la depressione. Accade anche che le persone sparino prese dalla disperazione. In altri casi, una cultura sbagliata chiama gli uomini a compiere atti violenti in nome di un credo incompreso. Raramente, capitano anche gli incidenti.
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