Una vera favola a distanza
Un uomo attento, premuroso, innamorato, con voglia di costruirsi una famiglia. Anche lei innamorata, generosa, altruista e molto paziente. Alla coppia mancavano solo i figli. La particolarità del rapporto è che era a distanza. I due, lui calabrese, lei ligure, si erano conosciuti online in un sito per incontri e avevano chattato e parlato all’infinito, ma non si erano mai incontrati. Tuttavia, la distanza non pareva incrinare il loro rapporto. Lui aveva, all’apparenza, problemi economici e lei, che gli voleva bene, lo aiutava come meglio poteva. Un giorno, la svolta.
Il finto rapimento e la svolta
Sono passati due anni e mezzo da quando si sono conosciuti e lei ha consumato tutti i suoi risparmi. Non ha da dove attingere, ma l’uomo continua a lamentare problemi economici. Sarebbe vittima di una banda di malavitosi calabresi che lo minacciano e gli storcono denaro. Così, lei chiede un prestito ai suoi familiari e poi s’indebita con le finanziarie. La somma che elargisce al suo fidanzato raggiunge novantamila euro. Finché un bel giorno la donna riceve una telefonata da un uomo che afferma di essere l’aguzzino del calabrese e la minaccia. Se non pagherà, il suo amore avrà seri problemi. Sembra proprio essere vittima di un’estorsione. Lei non ce la fa più. Lo ama e non sopporta vederlo nei guai. Così si rivolge ai carabinieri di Calizzano.
Le indagini e la fine della favola
I militari, sentendo la sua storia, non sono convinti del filo indissolubile che une le due anime. Anzi, ritengono che ad essere in pericolo sia lei, la donna della Val Bormida. Così, aprono un’indagine, coordinata dalla Procura di Savona, e scoprono che il fidanzato altro non è che un truffatore. Non c’impiegano molto a capire che il 35enne è un pregiudicato con dipendenza da droga, già denunciato in passato per avere estorto denaro ad altri soggetti. L’uomo finisce agli arresti nel carcere di Paola. La donna perde i suoi denari e i suoi sogni. Ci vorrà del tempo per assimilare l’accaduto
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