Bonus genitori separati 2025, al via i pagamenti INPS, assegni fino a 9.600 euro per chi ha diritto

By Loredana Di Stefano

Una misura attesa da quattro anni finalmente diventa realtà

Il bonus genitori separati 2025 è finalmente realtà. Dopo anni di rinvii e incertezze burocratiche, l’INPS ha annunciato l’avvio dei pagamenti per una misura pensata per sostenere economicamente i genitori separati, divorziati o non conviventi, rimasti in difficoltà nel versamento o nella ricezione dell’assegno di mantenimento durante l’emergenza Covid-19. Si tratta di un aiuto che, in base ai requisiti, può arrivare fino a 9.600 euro complessivi.

Vediamo insieme a chi spetta, quali sono i requisiti e come funziona l’erogazione del contributo.

Bonus genitori separati
Bonus genitori separati

Una misura nata con il governo Draghi e rimasta bloccata per anni

Il bonus era stato previsto nel 2021 dal governo Draghi, con uno dei decreti Sostegni, ma è rimasto inapplicato fino al marzo 2024. Solo in quella data il Dipartimento per le politiche della famiglia ha firmato il decreto attuativo che ha dato ufficialmente il via libera all’INPS per l’erogazione dei fondi.

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Le risorse complessive stanziate inizialmente ammontavano a 10 milioni di euro, ma dopo una prima fase di controlli verranno utilizzati 8,5 milioni, mentre il resto sarà accantonato per eventuali verifiche su domande pendenti.

Chi può ricevere il bonus

Il bonus è destinato ai genitori che:

  • sono separati, divorziati o non conviventi;
  • hanno figli minori o maggiorenni con disabilità grave a carico;
  • non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza dell’altro genitore, che deve essere stata riconosciuta da un atto del tribunale;
  • hanno un reddito non superiore a 8.174 euro nell’anno di riferimento (quello in cui è mancato l’assegno);
  • hanno convissuto con i figli nel periodo dell’emergenza Covid-19;
  • l’altro genitore deve aver subito una riduzione del reddito del 30% o una sospensione dell’attività lavorativa di almeno 90 giorni a partire dall’8 marzo 2020.

Si tratta quindi di un aiuto mirato, rivolto a una fascia ben definita della popolazione: famiglie fragili, già in difficoltà economica e ulteriormente colpite dagli effetti della pandemia.

Bonus genitori separati
Bonus genitori separati

Fino a 800 euro al mese per un massimo di 12 mesi

Il bonus non è uguale per tutti: viene calcolato in base all’importo dell’assegno di mantenimento non ricevuto, fino a un massimo di 800 euro mensili. La durata massima prevista è di 12 mensilità, il che porta il tetto massimo a 9.600 euro totali. L’erogazione sarà in un’unica soluzione, direttamente da parte dell’INPS, che ha già avviato le verifiche sulle domande pervenute.

Quando sono state presentate le domande

L’INPS ricorda che le domande per accedere al bonus sono state aperte fino al 2 aprile 2024. In questa finestra temporale i genitori interessati hanno potuto inoltrare la richiesta tramite l’apposito servizio online, allegando la documentazione necessaria (in particolare, copia del provvedimento giudiziario sull’assegno e attestazione ISEE).

Attualmente l’INPS sta completando le verifiche amministrative e, grazie al decreto attuativo firmato il 19 marzo 2024, ha potuto iniziare la fase di liquidazione dei pagamenti per chi ha fatto domanda nei tempi previsti.

I chiarimenti dell’INPS e i controlli in corso

L’Istituto ha chiarito che i controlli sulla documentazione saranno accurati e che una parte delle risorse sarà accantonata fino al termine di tutte le verifiche. In particolare, saranno valutati:

  • i requisiti reddituali;
  • la presenza di provvedimenti giudiziari validi;
  • l’effettiva condizione di convivenza con i figli nel periodo dell’emergenza;
  • la perdita o riduzione dell’attività lavorativa dell’altro genitore.

Chi non risulterà in regola con i requisiti vedrà la propria domanda respinta o esclusa dal pagamento.

Bonus genitori separati
Bonus genitori separati

Perché il bonus è così importante oggi

In un contesto di inflazione elevata e difficoltà economiche diffuse, questo tipo di sostegno può rappresentare una boccata d’ossigeno per moltissime famiglie monogenitoriali, spesso in bilico tra stipendi bassi, affitti da pagare e mancanza di aiuti reali. La misura, sebbene tardiva, rappresenta un passo importante verso un maggiore equilibrio familiare e una giustizia redistributiva nei casi di inadempienza economica dopo la separazione.

Cosa succede ora: tempi e modalità dei pagamenti

Chi ha presentato domanda entro i termini può ora controllare l’esito direttamente nel proprio fascicolo previdenziale online tramite SPID, CIE o CNS. I primi pagamenti INPS sono partiti da aprile 2025 e proseguiranno nei prossimi mesi, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande e la priorità dei casi accertati come più urgenti.

L’erogazione avverrà direttamente sul conto corrente indicato in fase di domanda e non è necessario fare ulteriore richiesta.

Cosa fare se si è esclusi o non si è presentata domanda

Per chi non ha fatto domanda nei tempi previsti, non è possibile inoltrarla ora. Tuttavia, si potrebbe riaprire un secondo bando in futuro, in base alla disponibilità residua dei fondi e a nuove decisioni governative. L’unico consiglio utile al momento è monitorare il sito dell’INPS e i comunicati ufficiali del Dipartimento per le politiche della famiglia per eventuali aggiornamenti.

Chi invece ha fatto domanda ma risulta escluso, potrà eventualmente presentare ricorso amministrativo o integrazione documentale, se previsto dall’esito.

Il bonus genitori separati 2025 è una misura attesa e necessaria, nata in risposta a un’esigenza concreta rimasta inascoltata per troppo tempo. Finalmente, dopo quattro anni di attesa, i fondi sono stati sbloccati e le famiglie più fragili potranno ricevere un sostegno tangibile. Resta ora da verificare se e come questo strumento verrà rifinanziato e reso strutturale nel prossimo futuro.