L’Italia chiamata a fare parte del gruppo di garanzia della sicurezza Ucraina.
Lo ha ribadito nelle scorse ore l’ambasciatore di Kiev a Roma Yaroslav Melnyk, durante il convegno della Fondazione Einaudi.
“Secondo il nostro presidente, di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia. Sono contento di vedere l’Italia in questo elenco”.
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Il gruppo di difesa per l’Ucraina: cosa è?
Il presidente Zelenzky ha spiegato ieri sera che intende rinunciare definitivamente all’ingresso nella Nato, una delle principali condizioni da sempre avanzate dalla Russia.
Zelensky però in cambio di queste condizioni chiede delle garanzie di sicurezza.
Il ragionamento di Zelensky è questo: se La Nato non può più fare da protezione, data la rinuncia, allora serve qualcuno che dia delle garanzie all’Ucraina.
L’idea è quella di creare dei gruppi di Parsi chiamati a garantire la sicurezza dell’Ucraina e che siano in grado di rispondere entro 24 ore in caso di attacchi.
L’ambasciatore ucraino in Italia
L’ambasciatore ucraino in Italia ha confermato che tra questi paesi potrebbe esserci proprio l’Italia: “Secondo il nostro presidente – ha dichiarato il rappresentante di Kiev – di questo gruppo dovrebbero far parte i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu, più la Germania, il Canada, la Turchia e anche l’Italia”.
Perchè l’Italia?
L’Italia potrebbe fare parte di questi paesi per due motivi.
Innanzitutto, per va del sostegno dato all’Ucraina subito dopo l’inizio della guerra. E in secondo luogo, perchè in Italia vive la comunità ucraina più importante in europa, numericamente parlando.
I legami culturali tra Kiev e Roma sono pertanto molto radicati ed importanti, dunque vitali