Virus B delle scimmie, approfondimento sul primo caso infetto ad Hong Kong

By Iole Di Cristofalo

Prima informazione sul virus B: il contagio può avvenire subito, i sintomi più gravi possono sorgere ad un mese di distanza

Il virus B trasmesso dalle scimmie è un herpesvirus che colpisce i primati e può essere trasmesso all’uomo attraverso graffi o morsi da animali infetti. Arnaldo Caruso, presidente della Società Italiana di Virologia, ha sollevato l’allarme dopo il primo caso umano riportato ad Hong Kong.

Il paese asiatico, frequentato anche per le sue escursioni naturalistiche, è stato il contesto in cui un uomo di 37 anni è stato attaccato da scimmie infette mentre visitava un parco. Il rischio di contagio è elevato anche tramite graffi accidentali. Il primo caso di infezione risale al 21 marzo scorso, ma negli ultimi tempi si è osservato un rapido sviluppo della malattia. Il paziente arrivato in ospedale ad Hong Kong presentava già sintomi evidenti come febbre e perdita di coscienza. A inizio aprile, le sue condizioni sono diventate critiche, suscitando preoccupazione crescente.

Virus B
Virus B, primo caso da Hong Kong: immagine d’archivio, fonte foto pixabay

I familiari hanno rivelato che l’uomo è stato ferito durante una visita escursionistica al Kam Shan Country Park alla fine di febbraio, quando è stato aggredito da un esemplare di scimmia selvatica appartenente ad un branco. Ad Hong Kong, una delle specie di scimmie più numerosa è quella dei macachi che sono anche abituati ai visitatori. Il patogeno viene riferito presente anche nelle urine e nella saliva, nel paese asiatico viene vietato il dar da mangiare agli animali selvatici anche per evitare eventuali dispetti o attacchi.

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Che cos’è il virus B?

Il virus B, noto anche come Macacine alphaherpesvirus 1 o McHV-1, è un herpesvirus che colpisce i primati, inclusi i macachi. Questo virus è strettamente correlato all’HSV-1 e, similmente, è neurotropico e non circola nel sangue. Nei macachi, causa una patogenesi simile all’herpes labiale umano. Tuttavia, quando trasmetto agli esseri umani, può provocare encefalite, con conseguente danno neurologico permanente o decesso.

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La diagnosi precoce e il trattamento sono essenziali per la sopravvivenza umana. Coloro che lavorano con i macachi devono adottare dispositivi di protezione individuale per prevenire il contagio attraverso morsi, graffi o contatti con le mucose. La prevenzione e la gestione tempestiva sono fondamentali per evitare danni neurologici permanenti. Il virus è stato identificato per la prima volta nel 1932, quando William Brebner, un giovane medico, fu morso da una scimmia locale mentre studiava la poliomielite.

Questo morso causò febbre, eritema, linfadenite, mielite e necrosi dei tessuti nervosi. Nel 1959, il Macacine alphaherpesvirus 1 era già stato identificato, con 17 casi umani documentati, di cui 12 fatali.

Virus B, le nuove informazioni da Arnaldo Caruso, Società italiana di virologia (Siv-Isv)

Il virus B delle scimmie, noto per la sua alta mortalità negli esseri umani e la sua trasmissibilità attraverso morsi o graffi di scimmie infette, ha destato preoccupazioni nel mondo scientifico. Sebbene raro, il contagio diretto da scimmie a uomini è stato osservato, soprattutto in contesti di ricerca o in luoghi dove le scimmie vivono in libertà. Il presidente della Società italiana di virologia, Arnaldo Caruso, evidenzia che, nonostante siano stati registrati pochi casi umani nel corso di quasi un secolo, la vigilanza è essenziale.

Caruso sottolinea l’importanza di monitorare attentamente le popolazioni di scimmie per prevenire la diffusione del virus tra gli esseri umani. La malattia, che inizia con sintomi simili all’influenza, può rapidamente progredire a un’infezione cerebrale letale se non trattata tempestivamente con farmaci antivirali come l’aciclovir.

In un momento in cui l’attenzione alla salute pubblica è alta dopo una pandemia globale, il monitoraggio delle malattie infettive, compreso il virus B, è cruciale per prevenire nuovi focolai, soprattutto considerando i rischi legati al commercio illegale di animali selvatici.

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