Ha ucciso il padre mentre era seduto al tavolo della cucina, poi ha atteso che anche la madre tornasae da delle commissioni per uccidere anche lei.
È stato solo tante ore dopo, quando una amica della mamma lo ha chiamato per chiedere dove fosse la donna, che non si era presentata a un appuntamento, che il giovane si è presentato dai Carabinieri per confessare il misfatto.
L’omicidio premeditato
Aveva pianificato tutto nei minimi dettagli, dalla scelta dell’arma a tutti i prelievi e movimenti sui conti. L’intento era quello di accaparrarsi circa 800mila euro, per “comprare un auto e una casa”. Così ha riferito Diego, questo il nome del ragazzo, agli inquirenti.
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Ha acquistato una pistola da 3000 euro, circa un mese fa, e con quella stessa arma ha sparato ai suoi genitori.
Ora si trova in carcere, con l’accusa di omicidio aggravato dal legame di parentela e dalla premeditazione.
I conoscenti e amici intervistati a La Vita in Diretta
Gli amici di famiglia si dicono sgomenti. Una amica della mamma, ammette che non si sarebbe “mai aspettata una cosa del genere”.
Mentre un signore, alla domanda del giornalista sul figlio della coppia, ha detto: “Era un ragazzo strano. Non saprei come definirlo. Non voleva lavorare alla conceria, gli dava qualche problema”.
I problemi con i genitori
E in effetti in casa vi erano tensioni e dissapori per il fatto che il lavoro alla conceria del papà a Diego andava stretto. Il papà di Diego era in pensione, la mamma invece era casalinga. Una famiglia normale con una vita normale, ora invece scivolata nel buio e nell’orrore di un omicidio efferato e senza senso, mosso solo da intenti economici, calcolato in maniera fredda, forse troppo fredda per essere stato commesso da una persona priva di un qualche disagio psicologico.
Forse è proprio dietro quel “era un ragazzo strano” la chiave di un omicidio che ad oggi non trova nessuna risposta.