Una mano magnetica, un progetto dell’Universitร di Pisa
La mano robotica e il progetto Myki (Bidirectional Myokinetic Implanted Interface for Natural Control of Artificial Limbs),ย sono il risultato di una ricerca innovativa condotta dalla Scuola Superiore SantโAnna di Pisa, in collaborazione con lโAzienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Si tratta di una protesi di mano che sfrutta i campi magnetici per controllare i movimenti e restituire sensazioni tattili alla persona che la indossa. L’esperimento ha mostrato la possibilitร di monitorare la contrazione di 4 muscoli artificiali, ma l’obiettivo รจ arrivare a controllare tutti e 18 i muscoli che controllano il movimento della mano.
Il progetto Myki, ideato per migliorare la vita delle persone amputate
Il progetto Myki, che ha ricevuto un finanziamento europeo ERC (European Research Council ), ha lo scopo di migliorare la qualitร della vita delle persone amputate, offrendo loro una mano robotica naturale e intuitiva. La mano robotica รจ dotata di attuatori e sensori che permettono di eseguire le prese principali, come lโopposizione del pollice e lโindipendenza di pollice e indice. La mano robotica รจ stata testata su alcuni volontari, che hanno mostrato un buon grado di soddisfazione e adattamento. Sia la mano robotica che il progetto Myki rappresentano un esempio di eccellenza italiana nel campo della robotica biomedica.
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Il sistema sviluppato dall’Universitร di Pisa
Il progetto Myki, finanziato dallโEuropean Research Council tramite un ERC Starting Grant, ha sviluppato un sistema di interfaccia macchina-persona radicalmente nuovo, basato sui principi del campo magnetico, in grado di decodificare le intenzioni motorie e trasmettere feedback sensoriali alla persona. Il direttore dellโIstituto di BioRobotica e coordinatore del progetto, dott Christian Cipriani ha spiegato che “La nostra mano robotica รจ dotata di attuatori e di sensori. Gli attuatori consentono di muovere le dita della mano mentre i sensori di forza e di posizione sono utilizzati per restituire percezioni tattili allโindividuoโ.
Il progetto prevede lโimpianto di piccoli magneti a livello dei muscoli dellโavambraccio. A seguito dellโimpianto, gli stimoli prodotti dalla contrazione muscolare si tradurranno in uno spostamento dei magneti che, a loro volta, attiveranno i movimenti della mano robotica. L’esperimento, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha avuto una grande eco mediatica.
Secondo Cipriani โAttraverso questo sistema siamo in grado di monitorare il livello di contrazione dei muscoli residui di un arto amputato durante unโazione motoria e conseguentemente di muovere il pollice, lโindice, le ultime tre dita e lโopposizione del pollice di una mano robotica. Questa combinazione di movimenti consente a chi indossa la mano di compiere le prese principali utili nella vita quotidianaโ.
La mano robotica dalla Scuola Superiore SantโAnna รจ stata ingegnerizzata in collaborazione con la spin off Prensilia, che sta lavorando per commercializzare la protesi entro brevissimo.
Le mani robotiche commercializzate dalla spin-off dell’Universitร Sant’Anna
Prensilia commercializza due tipologie di arti (mani) robotici, che ha denominato IH2 Azzurra e Mia Hand
IH2 Azzurra, mano robotica destra
La descrizione di questo robot la dice tutta sulla mano quasi umana. “Mano robotica autocontenuta avente tutti i componenti funzionali (attuatori, sensori di forza ed elettronica di controllo) integrati nel palmo e nelle dita sotto-attuate. Lโalto numero di gradi di libertร ed i diversi sensori di forza integrati le permetto di effettuare diversi tipi di presa e percepire quando viene afferrato un oggetto. ร provvista di interfaccia di comunicazione semplice da utilizzare (RS-232 tramite USB o Bluetooth). Diverse interfacce meccaniche standard sono disponibili su richiesta (per braccia robotiche UR, FRANKA, KUKA, cosรฌ come polso Ottobock QDW)“.
Le dimensioni contenute di IH2 Azzurra le permettono di essere utilizzata in ricerca ed in ambito clinico con soggetti amputati, durante attivitร di vita quotidiana. Ideali per validare interfacce uomo-macchina (invasive e non-invasive), algoritmi di controllo (EMG, ENG, EEG, ecc.) e sistemi di ritorno sensoriale. Ma non solo! Sono perfette anche come end-effector per braccia robotiche collaborative dal payload limitato.
Mia Hand, protesi di arto superiore
Mia Hand รจ una mano forte e affidabile che permette una presa sicura di oggetti di uso quotidiano. Significa che gran parte degli oggetti della vita di tutti i giorni possono essere afferrati e tenuti con facilitร e sicurezza. La forza รจ una delle caratteristiche piรน importanti di Mia Hand, quella che rende possibili molte interazioni con oggetti di peso diverso. La sua forza di presa arriva a 70N, superiore a molte altre versioni disponibili sul mercato. Con Mia Hand รจ possibile svolgere mediamente lโ80% delle attivitร quotidiane utilizzando prese semplici ma essenziali.
Mia Hand รจ la prima protesi mioelettrica interamente personalizzabile esternamente.