Si è messa in mezzo per difendere la mamma che stava per essere accoltellata dal papà, Giulia (nome di fantasia) di appena 13 anni. Ma il suo tentativo di proteggere la sua mamma dalla furia omicida del padre è stato vano: la donna è morta, la ragazzina è stata ferita gravemente e attualmente è ricoverata. Non si conoscono le sue condizioni. E’ successo a Rimini dove si è compiuto l’ennesimo femminicidio
Era l’ora di pranzo, quando tra i due sarebbe scoppiato un diverbio e l’uomo avrebbe colpito la moglie, colpendo poi anche la ragazzina che si sarebbe messa in mezzo.
Si tratta dell’ennesimo femminicidio, il fenomeno sempre più dilagante ed in costante aumento, che, nonostante il lavoro costante di associazioni per i diritti delle donne e centri anti violenza, continua comunque a verificarsi sotto gli occhi di tutti, in primis quelli delle donne che vedono il proprio compagno trasformarsi in un killer.
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I fatti
L’uomo, di origini sudamericane, ha accoltellato la moglie durante un litigio, mentre era a tavola con moglie e figlia. La ragazzina si era messa in mezzo per dividerli e per evitare che i fendenti colpissero la mamma. E’ questa la prima ricostruzione.
La madre era già deceduta all’arrivo dei soccorsi, la ragazzina si trova invece ricoverata in ospedale ed è in gravi condizioni,
L’associazione Nonunadimeno: “Non ci siamo liberati della cultura patriarcale”
“Questa è la dimostrazione di come siamo immersi in una cultura patriarcale“, ha detto l’assiciazione Nonunadimeno, che si batte per le donne vittime di violenza e di femminicidio. “E di come ci sia bisogno di strumenti per riuscire a distruggere la piramide della violenza. I comportamenti molesti e le violenze sessuali sono alla base di questa piramide, il femminicidio è la cima. Non si può intervenire solo quando il danno è fatto, ma bisogna farlo ragionando in un’ottica sistemica e culturale”