Un 13enne di Gragnano si è tolto la vita giovedì scorso, lasciandosi cadere dal balcone della sua abitazione.
Sono diverse le persone coinvolte nel suicidio del ragazzino e la polizia sta attualmente indagando, ipotizzando vi sia stata istigazione
Il numero delle persone era già noto ma non la loro identità. Di due ragazzine, riferiscono gli organi di stampa. una era la ex fidanzatina del ragazzino.
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Lo bullizzavano, deridevano, in chat e dal vivo.
In tutto sei indagati
Sono due le ragazzine e quattro ragazzini a far parte del gruppo (di cui due sono maggiorenni). L’ipotesi di reato è istigazione al suicidio.
A scatenare il tutto? Una relazione con una nuova ragazza, dopo aver lasciato la precedente: pura vendetta da parte dell’ex, un circuito d’odio che ha trascinato via con se il povero Alessandro, vittima di insulti e minacce ce l’hanno portato a compiere l’irreparabile.
Disposta l’autopsia
Nella giornata di oggi dovrebbe essere disposta l’autopsia , e dopo i funerali.
Nelle ultime ore verranno inviati gli avvisi di garanzia agli interessati: lasciata completamente la pista del mero incidente, per gli inquirenti non ci è dubbio, Alessandro si è tolto la vita.
Nessun incidente dunque, nessun tentativo di aggiustare il cavo della tv, ma un gesto volontario scaturito dal fatto che il ragazzino era vittima di insulti quotidiani e minacce che lo avrebbero fatto crollare.
E’ stato proprio il sequestro del suo cellulare che ha fatto luce sulla vicenda dipanando le nebbie. La comunità di Gragnano è sotto choc.
Alessandro è descritto da tutti come un bravo ragazzo, gli insegnanti parlano di uno studente modello, dotato di estrema intelligenza e sensibilità.
Quella sensibilità che lo ha reso fragile di fronte agli insulti altrui, e che lo ha fatto crollare sotto la scure della cattiveria di coetanei insensibili e incattiviti, in un gioco di vendette che è finito nel più tremendo dei modi.