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Ragazze investite dal treno – archiviato il caso Riccione

Era il 31 luglio 2022 quando Giulia e Alessia, le due sorelle di Madonna di Castenaso nel bolognese, di ritorno da una discoteca, muoiono investite da un treno ad alta velocità.

Giulia e Alessia Pisanu, 17 e 15 anni, sono morte per tragica fatalità. Non erano drogate e non hanno tentato il suicidio. La procura di Rimini chiude il caso.

Ragazze investite dal treno – la ricostruzione dell’incidente

Erano le 23 del 31 luglio quando Giulia e Alessia vengono inquadrate dalle telecamere mentre dalla stazione di Rimini erano in procinto di prendere il treno per andare a ballare in una discoteca di Riccione. Ed era da poco scoccata l’alba quando tra le urla dei testimoni presenti alla stazione ferroviaria della città romagnola, le due sono state viste essere investite dal Frecciarossa in arrivo.

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La velocità del treno, nonostante il macchinista abbia provato a frenare, ha messo fine alle due giovani vite. Immediatamente sono scattate diverse ipotesi. Ci si è chiesti se si fosse trattato di suicidio, o se le due sorelle fossero sobrie al momento della morte.

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E’ arrivata la conferma ufficiale che ha messo a tacere le tante polemiche ed insulti che si sono susseguiti sui social, rivolti soprattutto al padre di Giulia e Alessia. La procura di Rimini, che aveva aperto un’inchiesta di reato di omicidio colposo, conferma che nessuno le ha uccise volontariamente, e non ci sono supposizioni che facciano pensare ad un suicidio. Tantomeno, le sorelle erano sotto uso di droghe o alcol, come dimostrano i testimoni che le hanno incontrate. In primis un ragazzo rimasto con loro in discoteca, successivamente un uomo a cui le due avevano chiesto un passaggio dal locale alla stazione. Ulteriore conferma anche dalla chiamata al padre quella mattina, per avvisarlo che erano d ritorno.

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Si sarebbe trattato dunque di una tragica fatalità e del caso ne è stata chiesta l’archiviazione. Nel frattempo, il legale del padre di Giulia e Alessia afferma che l’uomo ha aperto un’associazione per sensibilizzare i giovani nei confronti di comportamenti a rischio quando si va a ballare o in auto.

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