Il dark humor, per farlo, bisogna essere dei signori. E diciamocelo, non tutti possono permetterselo.
Pietro Diomede ci ha provato, ma più che una battuta di “dark humor” (il virgolettato è voluto: non era una battuta, ma una offesa bella e buona) è stata percepita da tutti come un’uscita di pessimo gusto, e molti personaggi dello spettacolo si sono scagliati contro di lui.
Le parole di Diomede
In un tweet, Diomede, convinto forse di fare della dissacrante ironia, in un sol colpo è riuscito ad offendere tutta la categoria femminile ma non solo: è andato anche oltre.
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Ha oltrepassato tutti i limiti umanamente oltrepassabili, offendendo ciò che solitamente è la persona-che-non-andrebbe-mai-offesa: una persona morta.
Il “comico” avrebbe scritto: “Che il cadavere di una p…star fatto a pezzi venga riconosciuto dai tatuaggi e non dal diametro del buco del c… non gioca a favore della fama della vittima”.
Una battuta oltremodo squallida, che non è stata presa bene nemmeno dalla produzione di Zelig, che infatti lo ha messo alla porta, invitandolo ad andare a fare le sue esternazioni altrove, semmai gli verrà permesso.
Le parole della produzione di Zelig
“Abbiamo ricevuto segnalazioni in seguito al tweet di un artista che avrebbe dovuto esibirsi presso lo Zelig il 12 Aprile. Ci dissociamo completamente da quel Tweet, che disapproviamo nella maniera più assoluta. Di conseguenza, l’artista è stato escluso dalla programmazione Zelig”, hanno fatto sapere.
Ma non solo Zelig, anche altri artisti si sono scagliati contro questa atrocità.
Le altre esternazioni di Diomede
Diomede non è nuovo alla battuta offensiva. Anzi, leggendo le sue precedenti esternazioni, ha sempre giocato su battute, oltremodo infelici, su temi anche di una certa delicatezza.
Come ad esempio la battuta che ha rivolto a Bebe Vio “Occhi Rossi, lacrimazione costante, desquamazione della pelle del volto questi sono i sintomi di sospetto avvelenamento di Roman Abramovich. Vuoi vedere che quella di Bebe Vio non è meningite?”.
Sulla malattia di Fedez, ha detto: “Fedez o hai la sclerosi multipla o sei bravissimo a imitare Frank Matano”.
Le parole di Alessandro Gassman
“Io penso che lei rappresenti a pieno il gradino più basso e repellente della specie umana, si vergogni e chieda scusa alla famiglia della vittima“, ha risposto l’attore.