Omicidio Samarate: parlano i vicini. “Non ci capacitiamo di questa strage”

By Redazione

La strage di Samarate è diventato un caso fulcro di cronaca nera.

Le modalità dell’omicidio, la brutalità con cui è stato compiuto, non possono che far porre domande su domande, a cui nessuno, però, riesce a trovare risposta.

Non ci riescono nemmeno i vicini della famigliola di Samarate, che fino a poche settimane fa era una famiglia normale come tante, senza fantasmi, senza demoni.

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Lo sgomento dei vicini

I vicini di casa di Alessandro Maja, 57 anni, e Stefania Pivetta, 56 anni, non comprendono come tutta questa assurda vicenda sia potuta arrivare a tale epilogo.

Per loro, lui, la moglie, Nicolò e la piccola Giulia erano una familia normale: “Una famiglia perbene, tranquilla, non so proprio cosa dire” hanno detto ai microfoni di Mattino Cinque.

“Mia mamma stava uscendo per andare al lavoro come tutte le mattine. Aveva dimenticato le chiavi di casa e scendendo dalla macchina per tornare indietro, ha sentito il vicino che chiedeva aiuto. Lui ha detto ‘Li ho ammazzati’” racconta la figlia della vicina di casa.

La donna racconta di aver “suonato il campanello, non rispondeva nessuno, sono entrata e quando ho trovato Alessandro per terra in una pozza di sangue ho chiamato l’ambulanza e i carabinieri”.

“Mai sentiti discutere”

Dalla villetta della famiglia Maja, mai grida, mai discussioni. I vicini asseriscono infatti di non averli “Mai sentiti una volta litigare o fare una discussione. Mi sono accorto stamattina che c’era aperto il cancelletto e che qualcuno ha tolto i sigilli e scardinato la porta della villetta”.

I punti interrogativi nella vicenda

Rimane ancora una incognita il movente. Se da un lato si parla di una ossessione di Maja per la povertà, da un altro lato è anche vero che niente, almeno al momento e secondo le testimonianze dei famigliari, potesse far propendere per la fondatezza delle sue paure.

Dunque, o Maja nascondeva scheletri nell’armadio ignoti persino ai famigliari, (debiti dei quali magari non erano al corrente, investimenti finanziari rivelatisi un buco nell’acqua) o quella per i soldi era diventata una ossessione infondata tale da portarlo a una follia lucida in cui ha trascinato arbitrariamente tutta la sua famiglia.

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