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Omicidio Gigi Bici: che ruolo ha la banda di slavi nella vicenda?

Proseguono le indagini sull’omicidio di Luigi Criscuolo, conosciuto come Gigi Bici.

L’uomo era scomparso l’8 novembre da Calignano, ed è stato trovato morto davanti al cancello dell’abitazione di Barbara Pasetti, ora indagata per estorsione ed omicidio.

La donna, che aveva inviato a se stessa e alla figlia di Gigi delle finte lettere scritte da extracomunitari, avrebbe in realtà premeditato la morte dell’uomo, forse coinvolgendo anche terze persone nel suo omicidio (come ribadito più volte dal testimone Ramon Pisciotta, secondo il quale “Barbara non poteva fare tutto da sola”).

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Dalle prime informazioni, riportate da Il Giorno, sembrerebbe essere coinvolta in questa vicenda anche una banda di slavi, che pochi giorni prima della sua morte avrebbero tallonato e picchiato l’uomo (e poi anche lei) per farsi dare dei soldi.

A fornire questi particolari è il super testimone Ramon Christian Pisciotta. “Quando ho incontrato Barbara per la prima volta mi aveva detto che la mattina della sua scomparsa Gigi era in un centro commerciale con uno slavo con il quale sarebbe andato via in auto. Mi aveva fornito la prova attraverso una targa, ma l’auto è di una persona estranea ai fatti”.

Ma emerge un altro particolare inquietante: qualche ora prima, alla guida dell’auto di Gigi Bici, ci sarebbe stato un altro uomo, un uomo che indossava dei guanti bianchi e che è stato ripreso dalle telecamere di video-sorveglianza della zona: chi era e perché stava guidando l’auto di Gigi? E perché in questa vicenda è coinvolta anche una banda di slavi?

Barbara aveva anche un piano parallelo: avrebbe contattato Gigi chiedendogli aiuto per un ex marito “violento”.

E in effetti, si era anche rivolta a Pisciotta per lo stesso motivo, in passato. Il giorno della morte di Luigi gli fece una strana richiesta: “Barbara Pasetti mi ha offerto dei soldi e mi ha chiesto anche di andare a casa sua, forse perché lasciassi delle tracce, ma io non ho accettato”.

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La donna è ora in carcere con le accuse di tentata estorsione, occultamento di cadavere e omicidio. Il quadro indiziario, già di per sé assai pesante, è anche oltremodo aggravato dall’intercettazione di una telefonata con l’ex marito, in cui dice “Andrò all’inferno. Ho fatto uccidere un uomo”.

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