E’ un padre disperato e annientato dal dolore il papà di Carol Maltesi, la giovane brutalmente uccisa dal vicino di casa e compagno Davide Fontana. “Mi mandava messaggi ma ho scoperto che era l’assassino e non la mia Carol” rivela l’uomo alla stampa.
Le parole del papà di Carol
“Un mostro, quell’uomo è un mostro. In queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene e invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia. Sono sconvolto, ditemi solo che non è vero”.
Così afferma Fabio Maltesi, padre di Carol Maltesi.
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Il papà della vittima da tempo vive in Olanda, e arriverà oggi in Italia. Al Corriere della Sera racconta: “L‘avvocato mi ha detto di non rilasciare interviste, ma io non parlo delle indagini, voglio solo che tutti sappiano che Carol era una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio, era piena di voglia di vivere. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo”.
Poi aggiunge: “L’ha uccisa come una bestia, nessuno merita di soffrire così, mia figlia ha fatto una fine terribile, ho sentito delle cose tremende su come l’ha ammazzata, è stato diabolico”.
La mamma di Carol
La mamma di Carol, tramite il suo legale, ha fatto sapere: “Voglio ricordare mia figlia come la conoscevo io, di quello che dicono gli altri non mi interessa. Carol aveva una famiglia che la amava, anche se mamma e papà erano separati, le volevano bene, la chiamavano principessa”.
La mamma, come spiega il legale, ha provato a chiamarla, ma l’assassino le ha risposto (fingendosi Carol) che era a Dubai e per questo non poteva rispondere al telefono.
L’ex compagno di Carol
Anche il padre del suo bambino ed ex compagno, ha voluto dare la sua versione dei fatti.
L’uomo racconta di aver continuato a chiamare Carol e di essersi insospettito dal fatto che non rispondesse. I sospetti si sono fatti forti quando la ragazza non si è presentata in videochiamata per il compleanno del piccolo. Il legale dell’ex compagno di Carol ha riportato: “Ha continuato a chiamarla, e si è insospettito il giorno del compleanno del piccolo, perché lei non mancava mai una videochiamata. Ha pensato di andare al consolato, pensando che le fosse accaduto qualcosa“.