Hamed El Makkaoui ha confessato: ha ucciso il padre della sua ex fidanzata, l’imprenditore Anselmo Campa.
Il movente? E’ da ricercarsi in un’automobile.
La Clio rossa
Makkaoui, di origini marocchine, ha ucciso il padre della sua ex fidanzata per un’auto. L’auto in questione, un Clio Rossa, era stata regalata dall’imprenditore alla figlia 21enne qualche anno fa, ma il 25enne operaio di origini marocchine la usava di tanto in tanto. Quando i due di sono lasciati, l’auto era rimasta a lui, e non sembrava intenzionato a restituirla.
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La confessione
Il padre della giovane, però, aveva deciso di riprendersi la macchina, che aveva già messo in vendita. Aveva anche trovato un potenziale acquirente, che avrebbe dovuto incontrare già martedì.
Ma quel giorno, però, il 25enne si è presentato a casa dell’imprenditore. Inizia una accesa discussione, che culmina nell’omicidio.
Makkaoui afferra un martello, colpisce Campa alla testa ripetutamente. Così ha confessato lo stesso giovane, fornendo la sua versione dei fatti al pm Maria Esposito.
Una storia di violenza inaudita ed ingiustificata. Makkaoui ora dovrà rispondere di omicidio aggravato dai futili motivi. Sulla premeditazione, servono ulteriori indagini, ma rischia di andare incontro anche a questa aggravante, dal momento che dovrà giustificare agli inquirenti come mai si è recato a casa dell’uomo con un martello.
Il particolare più agghiacciante di tutta questa vicenda è che poco dopo l’omicidio, quellla stessa mattina, Makkaoui era addirittura andato a casa della ex per fare loro le condoglianze.
Il ritrovamento di Campa
L’imprenditore Anselmo Campa è stato trovato senza vita a casa sua, una casa in centro a Grumello del Monte, in provincia di Bergamo, circa 20 giorni fa.
Aveva una grossa ferita alla testa. Sono stati i carabinieri a trovare il corpo dell’imprenditore 56enne.
La procura aveva subito aperto una indahine per omicidio aggravato, ma inizialmente si era pensato ad una rapina finita male.
Poi invece è arrivata la confessione del giovane.