Il marito di una delle maestre morte nella tragica strage a opera di Salvador Ramos nella Robb Elementary School, è morto appena 48 ore dopo la moglie. Esiste un nesso? Sembrerebbe di sì. Tecnicamente, è davvero possibile morire di crepacuore.
Chi era la donna morta nella strage
Irma Garcia era una maestra della Robb Elementary School: il marito Joe, evidentemente, non ha retto al dolore.
Irma e Joe stavano insieme dalle superiore, un cugina della donna ha dichiarato di essere fermamente convinta che il suo cugino acquisito sia morto di crepacuore: “Credo davvero che Joe sia morto di crepacuore e che perdere l’amore della sua vita da oltre 25 anni sia stato troppo da sopportare”.
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Ma morire di crepacuore è possibile, o è solo una credenza popolare?
Nessuna credenza, a confermarlo è la scienza, e questo avvenimento per quanto peculiare ed insolito, ha un nome: sindrome di Tako Tsubo, meglio conosciuta come “sindrome da cuore spezzato” o “cardiomopatia da stress”. A specificarlo, è l’Istituto Superiore di Sanità.
La sindrome di Tako Tsubo
La sindrome di Tako Tsubo , detta anche cardiomiopatia da stress è una condizione cardiaca che si scatena in situazioni di forte stress o forti emozioni.
Non sempre è fulminante, ma tavolta può arrecare danni al cuore così gravi da rendere necessario un intervento chirurgico.
Tra le cause c’è proprio un lutto, esattamente come è avvenuto al povero Joe Garcia che ha perso la moglie Irma.
Non a caso, comunque, evidenze scientifiche notano che non è poi così infrequente nelle coppie anziane, dove il coniuge rimasto in vita muore poco dopo per il dolore della perdita.
Chi viene colpito da questa sindrome, subisce un cambiamento di forma del ventricolo sinistro del cuore.
Sono la scarica di adrenalina, catecolamine e altri ormoni dello stress che vengono prodotti durante l’evento scatenante a provocare un un restringimento del vetricolo e contemporaneamente un ingrossamento del cuore, che letteralmente, dunque “scoppia”.
Il nome della sindrome è dovuto a una particolare pentola usata dai pescatori giapponesi per catturare i polpi, il takotusbo appunto. Il cuore assume infatti questa particolare forma.
Non vi è cura per questa sindrome che, anche se talvolta può risultare fatale, spesso porta invece a una guarigione spontanea in poche settimane.