L’auto guidata dalla figlia di Aleksandr Dugin, Darya Dugina, รจ saltata in aria alla periferia di Mosca.
In realtร , l’attentato era rivolto parzialmente al padre: i due avrebbero dovuto viaggiare sulla stessa vettura, ma Dugin all’ultimo istante avrebbe preso un altro veicolo.
Le immagini su Twitter
Su Twitter circolano ora numerose immagini e video dell’esplosione. Per alcuni, era in realtร solo Dugin stesso l’obiettivo ma lo scambio di auto ha generato forsr confusioni.
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Pochi attimi dopo, si vede Dugin sul luogo dell’incidente, con le mani ai capelli, sulla scena dell’esplosione.
La figlia di Dugin, 30 anni, viaggiava a bordo di una Toyota Land Cruiser Prado, di proprietร del padre. L’esplosione รจ avvenuta nell’area di Bolshiye Vyazemy, nella periferia di Mosca.
Le autoritร russe hanno ora aperto un’indagine sull’incidente come riporta Repubblica, e, secondo il Comitato Investigativo della Federazione Russa, si tratta con ogni probabilitร di un attentato. Il Comitato ha infatti affermato che l’esplosione รจ stata stata causata da un ordigno installato a bordo dell’auto.
La portavoce degli esteri invita alla calma
Intanto, la portavoce degli esteri Zakharova ha invitato ad attendere le indagini prima di tirare conclusioni affrettate, e, dice: “Se la pista di Kiev รจ confermata, si tratta di terrorismo di stato”.
Il leader della Repubblica popolare filorussa di Donetsk, Denis Pushilin, ha detto che “ci sono terroristi del regime ucraino” dietro questo incidente.
E ha agigiunto: “I terroristi del regime ucraino, cercando di eliminare Aleksandr Dugin, hanno fatto saltare in aria sua figlia… In macchina. Beato ricordo di Darya, e’ una vera ragazza russa”. Cosรฌ Pushilin sul suo canale telegram.
Darya Dugin e’ stata opinionista politica per il Movimento Eurasiatico Internazionale, guidato da suo padre.
Ma l’Ucraina smentisce, e il consigliere presidenziale ucraino Podolyak dice che il suo Paese “non ha nulla a che fare” con l’autobomba che ha ucciso la figlia di Aleksandr Dugin. “Non siamo uno Stato criminale, come la Federazione russa, e tanto meno uno Stato terrorista”.