E’ questa la settimana decisiva sulla fine dell’obbligo delle mascherine al chiuso.
Infatti, come ha fatto spere il sottosegretario alla salute Andrea Costa, il 30 aprile il governo deciderà se prorogare o meno l’obbligo in questione.
Costa: “Mascherine saranno raccomandazione”
“Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione perché sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come per le mascherine all’aperto, e vedo cittadini che le indossano ancora”.
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Tuttavia, la frangia intransigente del governo probabilmente si opporrà alla decisione. Si dovrà fare i conti però con una linea più intransigente all’interno dell’esecutivo: “Le mascherine sono essenziali”, aveva infatti detto una settimana fa Roberto Speranza.
Ma Costa tiene una linea più morbida: “Per quanto mi riguarda le toglierei anche a scuola soprattutto durante le ore di lezione, i bambini sono seduti al loro posto, penso che oggettivamente anche per loro si possa valutare di non metterle. Questa è la mia posizione, la posizione di Noi con L’Italia”.
Mentre sul Green pass Costa dice: “I criteri sono sempre quelli. Di fatto c’è sempre. La differenza è che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno. Non è che sparisce, semplicemente non viene più richiesto e non viene più utilizzato. Così come peraltro la struttura commissariale. Non c’è più il commissario straordinario ma c’è sempre una struttura pronta per l’evenienza”.
Green pass: cosa cambia dal 1° maggio
Via anche i super green pass dal 1° maggio: l’obbligo di Super Pass resterà infatti in vigore solo per tutto il personale medico, paramedico e amministrativo negli ospedali, nelle strutture mediche e cliniche private e nelle Rsa.