Machine Gun Kelly, “Quella volta che Megan Fox mi salvò dal suicidio”

By Redazione

Machine Gun Kelly, cantante americano autore di svariate hit mondiali nonché marito di Megan Fox, racconta di quando un giorno “cadde nell’oscurità” e pensò che era meglio farla finita per sempre.

Il racconto di Machine Gun Kelly

“Andai a casa di mio padre per ripulirla dalle cose – spiega Machine Gun Kelly, come riporta People –. Ebbi una strana interazione con un vicino, mi disse cose che non avrei voluto sentire. Questo mi fece arrabbiare ancora di più, non riuscivo a chiudere la questione. Non uscivo dalla stanza e iniziai a diventare molto cupo”, spiega.

Megan Fox si trovava in Bulgaria poichè impegnata nelle riprese di un nuovo film.

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Il fidanzato la chiamò in preda a deliri minacciando di uccidersi.

“Chiamai Megan e le dissi: “Non sei qui per me”. Mi misi la canna del fucile in bocca e urlavo al telefono con la canna in bocca”

Poi, prosegue: ” Mentre lo caricavo, il fucile si inceppò. Dall’altra parte del telefono c’era un silenzio di tomba ed è stato in quel momento che iniziai a capire che qualcosa non andava”, spiega il cantante.

Da lì iniziò un lungo percorso, lungo il quale la allora fidanzata Megan e la figlia Casie rimasero vicino al cantante mostrandogli tutto il loro affetto.

“Mi dissero contemporaneamente: “Voglio poterti vedere negli occhi”. Non voglio parlare con te attraverso un velo. Voglio vederti come mio padre e voglio vederti come mio futuro marito. Pensai: “Devo abbandonare le droghe, per davvero questa volta”” racconta ancora.

Il percorso riabilitativo

Il cantante rivela di avere già in passato intrapreso un percorso riabilitativo, quando nel 2010 aveva passato un periodo da senza tetto.

Per questo ha ringraziato la moglie “Se oggi quegli anni sembrano così lontani è anche grazie a lei. È come il sole per me, come quello su cui giro e mi dà vita e mi aiuta a crescere”.

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