“Quest’anno la gastrite ha un nome e cognome” scrivevano le maestre della scuola di Torino nelle chat di Whatsapp.
“La gastrite” in questione รจ un bimbo disabile di appena 8 anni, e le chat sono saltate fuori grazie alla segnalazione di una maestra di buon cuore che nel leggere dei soprusi, delle derisioni, e delle numerose angherie subite dal bambino ha pensato che non ci fosse nulla da fare se non avvisare i genitori.
Il fatto
Tutto รจ iniziato circa 1 mese fa, in una scuola di Torino, quando una mamma ha sporto denuncia in procura contro delle maestre, per le suddette chat.
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La donna, che di lavoro fa anche lei la maestra, aveva denunciato insieme al marito le colleghe per delle chat dal tenore derisorio nei confronti del suo bambino. Addirittura, il bambino veniva fotografato mentre veniva messo in punizione, ed esposto nella chat come fosse un trofeo.
Le 3 donne ora sono state allontanate dalla scuola, e le indagini proseguono. In uno stralcio delle chat, si legge di come il piccolo viene paragonato alla gastrite.
Messo in punizione, allontanato dai compagnetti, costretto a consumare il pranzo da solo ed isolato dal resto della classe, In una foto รจ ritratto a braccia conserte, con la testa china sul piatto, visibilmente triste.
La mamma del piccolo: “Mio figlio combatte contro i suoi fantasmi”
E’ un grido disperato quello di mamma Stella (nome di fantasia, ndr) che dice: “Nella chat le insegnanti si mettevano dโaccordo sulla versione dei fatti da riferirci, per farci credere che mio figlio era un bimbo violento. Non hanno compreso che, invece, combatte ogni giorno con i suoi fantasmi e le sue difficoltร causate dalla disabilitร โ.
La mamma si รจ messa in contatto con una associazione, “Le battaglie di Andrea”, che lotta per le disabilitร e combatte per i diritti delle persone diversamente abili, denunciando tutto alla Procura della Repubblica di Torino, che ora svolgerร tutte le indagini del caso.