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Israele, muore in carcere leader della Jihad in sciopero della fame da 86 giorni

Khader Adnan, leader della Jihad muore in carcere in Israele

Lo sceicco Khader Adnan, 44 anni, leader della Jihad palestinese è deceduto in carcere in Israele nella notte tra lunedì e martedì 2 di maggio. Le guardie carcerarie lo avrebbero trovato privo di sensi nella sua cella e lo avrebbero trasportato in un ospedale vicino al carcere, dov’è stata confermata la sua morte. Adnan era una persona molto popolare in Cisgiordania e la sua scomparsa ha destato molte polemiche, da quando i minareti delle moschee di Gaza hanno divulgato la notizia. Le reazioni dalla Striscia sono state molto dure.

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Adnan in un disegno di Carlos Latuff

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Lo sciopero della fame ripetuto negli anni

L’attivista era stato arrestato ancora una volta il 5 di febbraio del 2023 e da allora si era rifiutato di mangiare. L’uomo era stato incarcerato 12 volte dal 1999 per “attività contro la sicurezza nazionale di Israele“. Adnan era detenuto senza un processo, in base alla possibilità di “incarcerazione amministrativa” che consente alle Autorità israeliane di arrestare le persone indiziate di reato per un periodo massimo di 6 mesi, che può essere rinnovato. Nelle altre occasioni in cui era finito in prigione, lo sceicco aveva anche praticato lo sciopero della fame. Nel 2012 uscì dal carcere dopo avere digiunato per 66 giorni.

Secondo il servizio carcerario israeliano, Adnan si sarebbe rifiutato di ricevere cure mediche e di mangiare, mentre per la famiglia del leader jihadista e per le Autorità Palestinesi si tratta di “un’omicidio politico” da parte di Israele. Il premier palestinese Mohammad Shtayyeh ha accusato Israele di aver “compiuto un omicidio deliberato”

Le similitudini con il caso di Alfredo Cospito

L’episodio ricorda le vicissitudini del caso di Alfredo Cospito, l’anarchico che ha fatto lo sciopero della fame per circa 6 mesi per protesta conto il carcere duro (41bis). Il 55enne ha smesso recentemente di digiunare perché è riuscito ad ottenere attenzione mediatica e giuridica sul 41 bis e sulla sua detenzione. Tuttavia, la sua situazione è diversa da quella di Adnan perché Cospito, a differenza del Palestinese, per un periodo si nutriva con acqua e zucchero e vitamine.

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Razzi lanciati da Gaza per protesta

Poco dopo l’annuncio della morte di Adnan sarebbero stati sparati “alcuni razzi” che sono caduti in zone aperte senza provocare danni né vittime. In precedenza erano state attivate sirene di allarme nel kibbutz Saad, nel Negev. Da Gaza la Jihad islamica ha già accusato Israele di essere responsabile della morte in carcere di Adnan.

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Il Negev

Le rappresaglie Palestinesi e le minacce di Hamas

La Jihad islamica ha minacciato, riferendosi alla morte in carcere di Adnan. “Questo crimine non passerà senza una reazione“. Stamane vicino all’insediamento ebraico di Avney Hefetz ignoti hanno sparato contro due automobili israeliane, ferendo una persona. In Cisgiordania e nelle carceri israeliane sono attivi scioperi e manifestazioni di protesta.

Oltre alla condanna da parte del Premier, il ministero degli Esteri palestinese ha sollecitato un’inchiesta internazionale sulla morte del prigioniero.

Inoltre, The Times of Israel riporta le parole di condanna di Hamas, che promette vendetta. Hazem Kassem, il portavoce del gruppo terroristico avrebbe detto: “Un’esecuzione a sangue freddo da parte dei servizi di sicurezza israeliani (…)Il popolo palestinese non lascerà che questo crimine passi sotto silenzio e risponderà di conseguenza. Il percorso della rivoluzione e della resistenza si intensificherà“.

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Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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