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Il toccante messaggio di Vittorio Feltri a Fedez: “Fregatene, io ho il cancro”

La notizia della malattia di Fedez ha fatto il giro del web in pochissimi minuti, e sono stati tantissimi gli artisti che hanno comunicato il loro sostegno e la loro vicinanza al cantante.

Da Orietta Berti ad Emma, tutti si sono stretti intorno a lui.

Il messaggio di Orietta

“Mandiamo un bacio a Fedez che è un tuo partner di meravigliose avventure musicali” ha detto Milly Carlucci a il Cantante Mascherato, rivolgendosi ad Orietta

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Lui è la persona più bella che ho conosciuto, brava onesta e generosa. Ha una famiglia meravigliosa, noi gli auguriamo tutta la forza e tutto il bene che possiamo dargli”, ha detto allora Orietta Berti. In studio, Flavio Insinna, Caterina Balivo e tutto il pubblico hanno incoraggiato l’affermazione con un forte applauso.

Stretti attorno a Fedez anche Emma, Levante, e tantissimi altri artisti che in queste ore hanno inondato di messaggi i Ferregnez.

Il sostegno di Vittorio Feltri

“fregatene, pensa che io ho il cancro”, è il nuovo editoriale di Feltri rivolto proprio a Fedez, dopo l’annuncio su instagram della malattia.

Il direttore di Libero rivela di essere ammalato di cancro, e di essersi sottoposto a un intervento chirurgico lo scorso primo marzo.

Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto. Sei un giovane di talento, hai una bella famiglia e comprendo il tuo stato d’animo di fronte alla malattia. Tutti siamo preoccupati della integrità del nostro corpo e tentiamo di tenerlo in forma per vivere sereni”, scrive il direttore.

Poi ricorda dell’intervista con Fedez nel suo format Muschio Selvaggio, affermando di ricordare quel momento “con simpatia anche se condivido un decimo delle tue esternazioni. Io d’altronde ho molte opinioni ma non ne condivido neanche una, quindi non posso concordare con le tue. Ciò non mi impedisce di avere simpatia per te, per cui sento di confidarmi su un tema che ci accomuna. Quello della salute perduta”.

La malattia di Feltri

Io ho 78 anni, non ho mai avuto disturbi. Ogni 24 mesi mi sottopongo ad esami di laboratorio, voglio controllare che tutto vada bene. I responsi sono sempre andati bene, polmoni perfetti nonostante fumi da secoli come una ciminiera, fegato in ordine benché trinchi qualche bicchiere, perfino il cervello – e il particolare è sorprendente – funziona a meraviglia. Ma l’ultima verifica con la tac, metodo di contrasto dalla testa ai piedi, mi ha riservato una sorpresa spiacevole. Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle). Per me la parola nodulo non significava niente. Non mi sono spaventato. Ma la mia chirurga, una bella ragazza, mi ha detto che bisognava approfondire. Va bene, approfondisci e non rompermi. Svolto l’accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi. (……)”

Uscito dalla clinica mi sono recato al giornale, sedendo alla scrivania dove mi trovo pure in questo momento che ti scrivo. E ho lavorato come sempre senza confidare niente a nessuno. Non ne ho sentito il bisogno. Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea”

Il direttore poi aggiunge: “Caro Fedez uno come te non ha peli sulla lingua e ha il diritto di esprimere i suoi timori e le sue ambasce. Ti prego, non farti intimidire dal morbo col quale hai iniziato una battaglia che potrai vincere con l’aiuto di Sanculo. Non deprimerti, i malanni fanno parte della natura che è nostra nemica, dobbiamo batterla con la volontà, una risorsa personale che non abbisogna della pietà di chi ci guarda con commiserazione per prevalere sulla sventura. Non sono capace di consolarti, caro Fedez, però ti segnalo che io del mio tumore me ne sbatto i coglioni. Brutta frase, ma vera. Finché starò al mondo litigherò con chiunque, perfino col cancro”.

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Dammi retta, non piangere, fai a pugni con la sfiga, avrai ragione tu.

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