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Il Liceo del Made in Italy dai 1000 risvolti

Il liceo del Made in Italy entro il 2025

Sia il Ministro Urso che la Premier Giorgia Meloni hanno confermato, in alcuni eventi che li hanno visti protagonisti, il progetto innovativo che prevede la creazione di un liceo per specializzarsi in un settore di eccellenza del nostro Paese: il Made in Italy, che a noi piace tanto. Vi ricordate l’articolo sul Parmigiano Reggiano che si troverebbe in Wisconsin? Voi cosa ne pensate? Immaginate il liceo del made in Italy che forma persone esperte di formaggi, di pellami, di vini? Le eccellenze sono tante. O immaginate un liceo che prepari le persone ad affrontare la lotta per vincere la battaglia dei prodotti DOP, IGP e STG? Raccontateci cosa ne pensate.

Nel frattempo, vediamo cosa hanno detto i nostri due rappresentanti istituzionali.

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Il ministro Urso e il progetto del liceo del Made in Italy al Forum Confcommercio

il ministro parla al Forum di Confcommercio; nel suo discorso introduce la creazione del liceo del Made in Italy, dicendo: “È importante istituirlo con la legge quadro sul made in Italy poi ci sarà il lavoro di programmazione con le Regioni per arrivare, mi auguro, già nel 2025, a che ci possa essere un liceo del made in Italy, innanzitutto nei distretti industriali italiani“. Tuttavia, il ministro indica che c’è ancora da lavorare sul testo che presenterà entro 30 giorni in Cdm e che interverrà sulla formazione delle competenze che servono al mercato del lavoro e alle imprese.

Il Presidente Meloni e il progetto del liceo del Made in Italy al Salone del Mobile

Nel contempo, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, annuncia l’arrivo del liceo per formare persone competenti nel Made in Italy. Meloni dice: “Il liceo del Made in Italy è in dirittura d’arrivo. Credo che le aziende capiscano benissimo quando parliamo di rivoluzione culturale che deve basare il lavoro sulla nostra eccellenza, mettere in rapporto l’offerta con la domanda di lavoro”. Il Presidente Fontana ha applaudito la proposta commentando che potrebbe “sicuramente favorire il design e il Salone del Mobile. È fondamentale creare sempre più competenze“.

Le materie previste nel piano si studi del liceo del Made in Italy

Le materie generali e specifiche

Le materie del primo biennio: ​lingua e letteratura italiana; lingua e cultura straniera; storia dell’arte; matematica; informatica; scienze naturali; fisica; scienze motorie e sportive; storia e geografia; diritto ed economia politica; religione cattolica o attività alternative.

Per gli ultimi tre anni, invece: lingua e letteratura italiana, lingua e cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze motorie e sportive, storia, filosofia, religione cattolica o attività alternative.

Poi le novità: economia e gestione delle imprese del Made in Italy; modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare; Made in Italy e mercati internazionali.

I pilastri del liceo, quali sono gli obiettivi e chi dovrebbe frequentarlo?

I quattro pilastri del provvedimento

1. Essere indirizzato allo studio della cultura giuridica ed economica e della tradi­zione umanistica del nostro Paese;

2. Fornire allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche ed economiche, al l’interno di un quadro culturale che, riser­vando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consenta di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà;

3. Guidare lo studente ad approfon­dire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per co­gliere la complessità e la specificità di al­cuni settori strategici dell’economia del Pa­ese, cosiddetti settori del Made in Italy;

4. Assicurare allo studente un per­corso di acquisizione di conoscenze e di competenze molteplici per proseguire, in modo proficuo, la propria formazione in am­bito universitario e per inserirsi efficace­mente nel mondo del lavoro.

L’approvazione odierna in commissione Agricoltura del Parlamento europeo del nuovo regolamento Made in Italy sulle DOP e IGP

Relativamente al Made in Italy, Il parlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini ha espresso oggi in un tweet grande soddisfazione per l’approvazione in commissione Agricoltura del Parlamento europeo del nuovo regolamento sui prodotti DOP e IGP. Il nostro rappresentante europeo ha dichiarato:

“Con il voto si e’ introdotto l’obbligo di utilizzare almeno il 50% delle materie prime prodotte nel Paese di appartenenza del marchio IGP, nonché l’obbligo di indicare il nome del soggetto produttore in etichetta. Questo, unito all’estensione al mercato online della protezione “ex officio” , permetterà all’Italia di difendere le proprie denominazioni agricole in modo più incisivo. Ad oggi, infatti, molti dei nostri prodotti soffrono forti attacchi commerciali legati al cosiddetto Italian Sounding che sminuisce il valore delle nostre produzioni sul mercato internazionale. È un impegno che il Governo italiano ha preso con i suoi cittadini e per il quale anche noi a Bruxelles ci battiamo da tempo”.

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Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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