Ieri sera, nel consuetudinario discorso che ogni ospite de Le Iene tiene in ogni puntata, è stato il turno di Sangiovanni.
Il cantante rivelazione del 2021, ha fatto un lungo discorso sulla salute mentale, e sul fatto che lui stesso ha dovuto fare ricorso alla terapia a causa di un periodo buio che ha attraversato proprio in concomitanza dell’esplodere della sua fama.
Le parole di Sangiovanni
“Ho iniziato a fare musica perché nessuno mi ascoltava. La musica è stata la mia prima terapia: finalmente avevo qualcuno con cui parlare. Ho chiesto aiuto alla musica e lei mi ha teso la mano. Poi è arrivato il successo. È stato tutto enorme, anche le aspettative. Ansie, problemi e paranoie che la musica faceva svanire sono tornate. La soluzione era diventata il problema. Ovviamente mi è crollato il mondo addosso. Mi ha fatto cadere. E un’altra volta ho dovuto chiedere aiuto, e cercare qualcuno che mi tendesse una mano. Ho pagato qualcuno per ascoltarmi.”.
Iscriviti gratuitamente sul canale Telegram, cliccando qui
oppure su Whatsapp, cliccando qui per non perdere tutte le novità
Poi Sangiovanni ha spiegato che “raccontarsi non è facile. Può essere doloroso. Ma la terapia è come la palestra: devi farla spesso e sentire la fatica, il sudore, i muscoli indolenziti”.
Forse proprio il trovarsi d’improvviso alle luci della ribalta ha confuso profondamente il giovane, che si è ritrovato costretto ad attraversare il buio.
“Sono sceso sul mio fondo – ha proseguito – e ho accettato la sofferenza che mi ci ha portato. E, anche se sono un privilegiato, so che ci saranno comunque momenti in cui soffrirò. Ma ho smesso di vergognarmene perché ho capito che in ogni forma di dolore c’è sempre una forma di dignità”.
In effetti, già nella scuola di Amici aveva mostrato questo suo lato fragile: i momenti di rabbia, il suo sentirsi diverso ed emarginato.
Sangiovanni con il suo commovente discorso ha voluto trasmettere un messaggio importante: tutti noi soffriamo, e se succede di non riuscire a gestire più la sofferenza, che diventa un mostro nero che adombra le nostre giornate, chiedere aiuto non è MAI qualcosa di cui vergognarsi.