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I danni ambientali della Guerra, oltre €50 miliardi

381esimo giorno di Guerra, anche la Natura soffre

Continua la guerra in Ucraina, inesorabile. Oramai siamo al 381esimo giorno da quando è iniziato il conflitto. Tra smentite e conferme, la battaglia va avanti. I numeri sono da capogiro, le fotografie impressionano, le condizioni della popolazioni sono disumane. Che fare? Le Associazioni ed enti di beneficenza continuano a raccogliere beni, ad organizzare tombole e a sollecitare donazioni per aiutare il popolo ucraino. Ma non è solo una questione di accoglienza umanitaria, di sensibilità verso chi senza di noi non ce la può fare. Ci sono da fare i conti anche con la Natura, quella che dovrebbe condizionare le scelte dell’uomo e che, invece, dall’uomo viene compromessa.

I dati dei danni ambientali

In un’Assemblea del Comitato della Verkhovna Rada per la politica ambientale e la gestione della natura si sono tirate le somme sui danni provocati dall’invasione russa in Ucraina. Nonostante sia ancora presto per “monetizzare” definitivamente gli ingenti danni subiti dalla Natura, le stime si aggirano intorno a 50 miliardi di euro. Il calcolo è fatto solo sull’inquinamento della terra e su quello atmosferico; inoltre, ha tenuto conto delle foreste bruciate difficili da ripopolare. Secondo il primo viceministro dell’Ambiente e delle risorse naturali ucraino, Ruslan Grechanyk, “la Russia sta provocando una crisi climatica, nucleare e umanitaria”. Ai danni conteggiati si dovranno sommare anche quelli relativi ai mancati raccolti, alle piantagioni annichilate, ai depositi bombardati.

Il supporto occidentale e la ripresa

Nel frattempo, gli USA e l’UE continuano ad offrire il supporto congiunto a Kiev, con l’obiettivo di “interrompere il sostegno alla guerra russa da qualsiasi angolo del mondo”. Secondo Von der Leyen, “faremo in modo che la Russia paghi per le atrocità commesse in Ucraina”. Prima di pensare al “dopo”, al momento in cui il Paese di Zelensky tornerà ad essere il maggiore produttore di cereali dell’Europa, bisognerà trovare il modo di bonificare suoli e ambienti corrotti. Chissà quando si potrà partire e quando arriverà il momento della ripresa! Dal Ultimedalweb speriamo presto

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Autore

Ana nasce in Spagna, si laurea a 22 anni in Scienze Liguistiche e della Comunicazione. Dopo un'esperienza nel Regno Unito si trasferisce a Trieste, dove vive tuttora. Ha maturato esperienza come consulente aziendale e collaborato con diverse case editrici. Ha pubblicato cinque libri ed è copyrighter e Search Quality Rater.View Author posts

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