Si continua ad indagare sul cadavere ritrovato nel Po qualche giorno fa, da un tecnico che stava scandagliando le sponde del fiume con la sua barca.
Il cadavere era stato rinvenuto in una sacca e, avevano fatto sapere i medici legali che avevano eseguito l’autopsia, si trovava in un discreto stato di decomposizione perché la sacca in cui era avvolto era riuscito a proteggere il corpo dall’aggressione dei pesci. Il cadavere era lì nel fiume da non più di un mese.
Questo particolare farebbe dunque escludere con una certezza totale che possa trattarsi del corpo di Isabella Noventa, scomparsa nel 2016, e di quello di Saman Abbas, scomparsa lo scorso anno.
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La salma, senza testa, appartiene con ogni probabilità a una donna sulla trentina.
L’ipotesi
Era stata paventata ieri l’ipotesi che il corpo in questione potesse essere quello di Andreea Alice Rabciuc, 27enne campionessa di tiro a segno, scomparsa l’11 marzo dopo essere stata ad una festa a Maiolati Spontini, nell’anconese.
L’ipotesi era stava avanzata per alcune coincidenze tra le caratteristiche fisiche di Andrea e alcuni abiti.
Sul cadavere, infatti, resti di vestiti luccicanti e dai colori accesi, molto simili a quelli che indossava Andrea.
Inoltre, il cadavere era in acqua da almeno un mese, più o meno proprio da quando la 27enne era comparsa.
Andreea Alice Rabciuc, al momento della scomparsa, stava litigando con il fidanzato, che avrebbe tenuto con sè il cellulare della giovane donna e non sarebbe andato subito a denunciare la scomparsa. Tuttavia, ulteriori esami ed accertamenti sul corpo, hanno restituito esito negativo: non si tratta di Andreea.