Ooops, HE did it again (per citare Britney Spears…): Fedez ne ha fatta un’altra delle sue.
E stavolta non contro i giornalisti, né contro gli haters, né tantomeno contro qualche suo collega. No no. questa volta si è messo direttamente contro il Vaticano.
Le parole di Fedez sul “niente sesso prematrimoniale” di Papa Francesco
“Amici Vaticani. Se non potete giocare al gioco, almeno non fate le regole. Scop*te amici, scop*ate più che potete (se vi va). Perché la vita è troppo breve per ascoltare il Vaticano”.
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Così si è espresso attraverso le sue storie instagram, in commento del documento del Vaticano che sta scaldando gli animi: la castità.
Erano decenni che forse non accadeva, ma il tema castità è tornato alla ribalta. Il monito del Vaticano è chiaro: niente sesso prima del matrimonio,
Ma il rapper ironizza in un secondo post: “Non fate sesso prima del matrimonio, solo se vi fa arrivare tardi alla cerimonia“.
Cosa dice il documento
Niente sesso prima del matrimonio per le coppie di fidanzati: così dice Il documento vaticano che propone gli Itinerari Catecumenali per la vita matrimoniale, ritornando su un precetto oramai forse nemmeno più lontanamente contemplato: “non deve mai mancare il coraggio alla Chiesa di proporre la preziosa virtù della castità, per quanto ciò sia ormai in diretto contrasto con la mentalità comune. La castità va presentata, sottolinea il documento curato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita che rilancia le parole dell’Amoris Laetitia del Papa – come autentica “alleata dell’amore”, non come sua negazione. Essa, infatti, è la “via privilegiata per imparare a rispettare l’individualità e la dignità dell’altro, senza subordinarlo ai propri desideri”.
Le opinioni dei teologi
Ma non solo Fedez. In effetti, pure i teologi hanno definito “anacronistico” il documento in questione. Il teologo padre Alberto Maggi ha infatti commentato “Nel Vangelo Gesù lascia agli uomini la sapienza dello Spirito. Documenti come questo non rappresentano passi in avanti alla luce dello Spirito ma passi indietro in contesti che ormai sono del tutto nuovi. Servirebbe più ascolto della realtà dei giovani d’oggi, di come vivono, prima di riproporre la dottrina di sempre”.