Taiwan รจ alle prese con una nuova ondata epidemica.
Le autoritร sanitarie hanno perciรฒ deciso che non rimane null’altro da fare se non “convivere con il virus”.
Ma cosa intendono le autoritร e su cosa si basa il nuovo modello? Vediamolo insieme.
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Il “nuovo modello taiwanese”
Hong Kong, Taiwan e Cina erano state fino a poco tempo fa i pochi paesi ancorati a una politica “zero-covid”. Ora, si sono (finalmente) resi conto dell’impossibilitร a mettere in atto una simile politica, che sta portando al disastro l’economia (e la sanitร mentale di tutti i cittadini).
Sulla scia di questa nuova considerazione, hanno perciรฒ dato vita a un “modello” per appiattire la curva.
Casi un aumento, picchi vertiginosi di contagi, e l’apice della curva ancora troppo lontano per poter ancora contare su un lockdown duro che diventerebbe presto insostenibile.
Cosรฌ, il CECC ha deciso si allentare le restrizioni, eliminare i check-in obbligatori con codice QR, e ridurre i tempi di quarantena.
Tuttavia, ha caldamente invitato le persone a mantenere l’uso della mascherina, lavorare da casa se possibile, ridurre gli assembramenti, farsi vaccinare e svolgere un test rapido ai primi sintomi da raffreddamento. Diciamo un modello non troppo distante da quello adottato dagli altri Paesi. E che sembra funzionare.
Come riporta il The Guardian, infatti, gli ospedali “non sono a pieno regime, grazie alla fine preventiva di Taiwan di una politica di ospedalizzazione obbligatoria per tutti i casi. La stessa politica a Hong Kong aveva riempito i suoi ospedali prima dell’inizio dell’ondata, ma a Taiwan solo il 44% dei letti di terapia intensiva ospedaliera รจ occupato”.
Tuttavia, i casi sono in aumento e il cambio di rotta sulle ospedalizzazioni sta causando problemi logistici e di gestione. Un bambino di due anni รจ morto perchรฉ i genitori hanno ricevuto direttive contrastanti sulla ospedalizzazione: i genitori volevano ricoverarlo, i servizi sanitari hanno glissato, e il piccolo purtroppo รจ morto quando รจ stato trasportato d’urgenza in ospedale in condizioni critiche.
Dilaga la nevrosi
In tutta la capitale, scrive il The Guardian. “Gli ospedali stanno segnalando folle di pazienti che non sono malati di Covid. Un’infermiera e anestesista in un ospedale di Taipei riferisce che i suoi colleghi sono a corto di personale e oberati di lavoro, e non si sentono ben supportati. ‘Tutti sono nervosi e vogliono sottoporsi a test PCR in modo da venire al pronto soccorso, ma ci sono anche i pazienti che hanno bisogno di ricevere piรน cure rispetto ad altre persone’“, ha riferito al quotidiano una infermiera.