Cloe Bianco, parla l’alunna: “I colleghi la disprezzavano e i genitori la deridevano”

By Redazione

Cloe Bianco, l’insegnante trans di 58anni che si รจ tolta la vita pochi giorni fa, viveva in un ambiente fatto di disprezzo e derisione.

A testimoniarlo รจ una delle sue alunne, che sulle pagine di Repubblica ha voluto ricordare la sua prof. Oggi 21enne, la ragazza rievoca il clima di disprezzo e alienazione in cui Cloe era costretta a vivere, “colpevole” per la societร  di aver scelto di indossare abiti femminili.

Il racconto della giovane ex alunna

โ€œEravamo a metร  del primo anno scolastico, quando il professore arrivรฒ in classe vestito da donna. Era la prima ora, arrivai un po’ in ritardo e vidi un capannello di compagni che usciva dal laboratorio ridendo a crepapelle. Entrai, stranita, ma mi resi conto che quella loro reazione era spropositataโ€.

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Sara dice: “Era la mia professoressa, รจ stata ammazzata dal pregiudizio di una comunitร  retrograda. Mi sento inerme dinanzi a questa cattiveria inammissibile”.

Ma non solo gli alunni. Cloe viveva in un ambiente tossico, fatto di disprezzo ed umiliazioni quotidiane. Un colpo troppo duro da reggere per lei, che l’ha spinta al gesto estremo.

โ€œLa discriminarono subito, anche i colleghi la guardavano con disprezzo. Quando scoppiรฒ il caso tutti le voltarono le spalle. Alcuni docenti, addirittura, si sfogavano con noi dicendo che aveva rovinato la reputazione della scuola. Fu una vergogna: tanti che, fino a quel momento, non erano mai andati ai colloqui di fisica perchรฉ la reputavano una materia inutile all’istituto agrario, tutto d’un tratto iniziarono a fare lunghe code per vederla come se fosse l’attrattiva del circo e schernirla”.

Il triste epilogo

Ed รจ proprio a seguito delle continue vessazioni e umiliazioni cui Cloe veniva costantemente sottoposta, che l’insegnante ha deciso di togliersi la vita, di mettere in atto la sua “libera morte”, come l’ha lei stessa chiamata. Una evocazione che ricorda lo stoicismo , che vede nel suicidio del “saggio”, che tenta di fuggire dalla prigione corporea, quando le cose non possono piรน essere cambiate, l’ultimo atto estremo di libertร . La sola via d’uscita ai mali del mondo.

Il pregiudizio non puรฒ essere cambiato, quando cosรฌ radicato e frutto di una ignoranza immutata ed immutabile. E Cloe lo sapeva bene: ci aveva provato per 8 anni, a farsi accettare. Da quando nel 2015 diventรฒ un caso di cronaca per essersi presentata in classe vestita da donna.

Il suo corpo รจ stato trovato carbonizzato sabato mattina ad Auronzo di Cadore, all’interno di un furgone adibito a camper intestato a Cloe. Sarร  ora l’esito dell’esame del DNA a confermare che si tratti di lei.

In questโ€™ultimo giorno ho festeggiato con un pasto sfizioso e ottimi nettari di Bacco, gustando per lโ€™ultima volta vini e cibi che mi piacciono – si legge nella lettera-. Questa semplice festa della fine della mia vita รจ stata accompagnata dallโ€™ascolto di buona musica nella mia piccola casa con le ruote, dove ora rimarrรฒ. Ciรฒ รจ il modo piรน aulico per vivere al meglio la mia vita e concluderla con lo stesso stile. Qui finisce tutto. Addio. Se mai qualcuna o qualcuno leggerร  questo scritto”.

Cloe ha anche lasciato copia dei “testamenti biologico e olografo, i quali contengono anche le mie volontร  riguardanti la fine del mio esistere e ciรฒ che ne dovrร  seguire. Sperando, senza nessunissima illusione e convinzione a riguardo, che ciรฒ contribuisca a rispettare la mia vita, la mia autochiria anche ben definita come libera morte, il mio dopo vita, le mie scelte di vita, il mio pensiero e le mie volontร , sia attuali sia per il futuro del mio corpo mortale e della mia identitร ”.

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